
Miei cari dileggiatori del genere umano,
non sarò breve, ma
so che in voi posso trovare conforto alle mie disavventure, so che solo voi, la sola "cupola" degna di questo nome rimasta in attività in questi anni di pensiero debole e politicamente corretto potete comprendere la mia rabbia per il genere umano, soprattutto se questo si manifesta sotto forma di vicino molto molto "esigente".
Ma è necessario fare qualche passo indietro per ricostruire i pezzi di questa intricata vicenda che ha smosso il mio animo e mi ha messo di fronte a tante scelte difficili.
In una domenica mattina di qualche settimana fa, la "signora" - la chiamaremo così nonostante la peluria diffusa e la stridula voce da cornacchia - del secondo piano ha pensato bene di salire i tre - sempre troppo pochi - che separano la sua "abitazione" dalla mia e ha deciso di iniziare uno show che solo i condomini sanno regalare, urlando come fosse posseduta e suonando il campanello neanche fosse la batteria di un gruppo rock di terza mano e non contenta sbatttendo vigoramente i pugni sulla porta minacciando maledizioni a ogni santo e intercalando con sempre maggiore virilità che avrebbe chiamato i carabinieri.
Dall'altra parte della porta però si trovavano 4 allegri giovinastri reduci da un sabato sera lungo che, con un'opera di autoconvincimento collettiva e telecinetica, avevano stabilito all'unanimità che tutto quel rumore non poteva certo riguardarli e che di sicuro prima o poi si sarebbe spento o confuso con l'allegro chiacchericcio saltellante dei fedeli che la domenica mattina vanno in pellegrinaggio per ascoltare qualche predica di joseph su un mistico medievale sconosciuto anche agli specialisti e che tanto ha fatto, senza che però nessuno se ne sia accorto, per la fede e la speranza del popolo cristiano. tutto questo ovviamente in latino.
ma, miei cari topi, così non è stato. la nostra giovane speranza si è scontrata con l'ostinazione di una vecchietta alta, ciuffo compreso, 65 cm in tutto e che dopo almeno mezz'ora di urla ha rotto il nostro meritato sonno.
che giacomo non scendesse era una mia convinzione più che certa nonstante capissi ben poco e che marghe o costanza prendessero in mano la situazione era solo una'altra speranza che si rivelò vana.
perciò, con piglio fiero ho indossato una maglietta di superman, sono sceso, ho tolto il chiavistello, e ho aperto la porta.
in quel preciso istante mi sono reso conto di molte verità ultime, ma, come capitò anche al Sommo Poeta, la mia memoria ha ceduto ad un oltraggio che lo stesso Sommo non avrebbe potuto tradurre in versi. se l'avesse vista avrebbe cambiato mestiere.
ma siccome io il Sommo non sono ho "deciso" di affrontarla e per farlo la prima mossa fu di chiederle di tradurre per me in italiano le sua urla senza senso.
la prima cosa che ho capito aveva a che fare con " 'so fitti de' rtom'ba ccche 'ccia e 'o rumore": pensavo che il drago-sputafuoco si riferisse al rumore che fa il filo dei panni quando qualcuno stende - perchè nel nostro condominio si sono lamentati anche per quello - e ho subito rassicurato l'anomalia genetica che avevo poco tempo prima messo dell'olio sulla rotella del filo, ma a quel punto sono stato aggredito " 'ma lo lo lo 'a mia finistri o 'lio tuttu'i iorni 'l vitri che ungi i vitri miii dall'ari che ja v'o dittu , ma ii chiam'i'igili 'mo ".
la "signora" si stava lamentando dello sgocciolio di uno dei nostri condizionatori che era rimasto accidentalmente acceso... (quello di giacomo ovviamente...) e dopo la mia prima risposta era convinta che dai nostri "arii" colasse olio sulla sua finestra da circa 10 ore.
Capito questo mi sono scusato - un po' anche per paura - con l'essere vischioso che avevo di fronte e l'ho rirassicurata che, avrei fatto spengere subito quello che lei chiamava " l'arii ".
Ma la cosa voleva la rissa e proprio mentre stavamo per contare i fatali dieci passi prima del colpo nella magnaum 54 è arrivata Marghe.
o meglio, è arrivata Marghe appena sveglia, vestita anche lei in modo imbarazzante che si è trovata di fronte superman in piena lotta con un mostro giunto da un altro pianeta che aveva osato interrompere il suo sacro sonno. le sue parole vanno riportate per intero. relata refero: "Tu zitta e tu zitto, e lei che ci fa qui che io stavo dormendo?"
la cosa se l'è presa anche perchè nella guerra aprire due fronti, si sa, è l'inizio della fine e ha preso la via della fuga verso l'ascensore minacciando ancora l'arrivo dei 'igili, ma Marghe a quel punto deve essersi sentita estromessa e ha richiamato il gremlin all'ordine "signora torni subito qui, non è che se ne può andare mentre IO sto parlando!!!!".
dopo qualche altra battuta la scena si è chiusa dietro le porte dell'ascensore che ha riportato il t-rex nella sua tana, ma come un imprevisto effetto domino alcune signore si sono affacciate alla finestra per fare le loro dichiarazioni e alle nuove urla si è unita anche attila e allora mi sono affacciato pure io e ho urlato le mie ragioni, ma la signora del terzo piano mi ha accusato -sigh! - di aver "aggredito" ivan drago e che per questo avevo certamente torto comunque. io mi sono limitato a spiegare alla signora che poteva anche farsi i beneamati cazzi suoi e che "quando l'aggrdirò se ne accorgerà sicuramente" e le ho spiegato che non poteva interrompere la signora francese di fronte che mi stava dando ragione...e così fino all'esaurimento della voglia di litigare.
dopo un po' di tempo e qualche altro battibecco nei giorni successivi di cui potete fare a meno perchè da questi ho imparato ben poco sono giunti gli uomini degli "arii" per rimediare al problema: inserire un tubo di 52 metri nell'arii e farlo arrivare sotto i vitri della madre di dracula per evitare lo scontro fra sgocciolio nostro e porta dell'inferno.
detto fatto direte voi, ma non è andata così.
gli uomini dell'arii hanno sistemato il tubo, ma avevano bisogno di fissarlo e farlo scorrere da una finestra sotto la mia...diciamo all'altezza del SECONDO PIANO!!!
con una mano sul cuore e una non vi dico dove sono sceso, ho suonato delicamente al campanellum mortalis e ho sentito "i'si?" , "sono l'inquilino del quinto piano avrei bisogno della sua finestra"
E lei ha aperto la porta. ho visto tutto, tutto quello che sarebbe troppo lungo riferire: cose varie trasportate dalle tombe micenee ed egiziane, materiale rinvenuto a mururoa dopo l'esplosione, oggetti metallici appesi alle pareti insieme a trofei di caccia risalenti all'epoca di re Artù... e ho VISTO IL KARAOKE DEL PICCOLO VALERIO....
scioccato per le troppe emozioni ho chiesto alla lillipuziana transgenica dove si trovasse la finestra e lei "'ni vidi...'sti è ma chi 'na vidi?" la finestra era nascosta da un albero di natale satanico e da una quantità immane di carta pesta marrone che faceva le veci di quello che forse fu un presepe. ho preso il coraggio a due mani e dopo uno sguardo di comprensione dell'uomo degli arii ho spostato tutto: divano,albero e presepe, "ma 'sta ttent'e 'o rumpi e po'ii che fa'"
l'uomo ha fatto quello che doveva fare e ho deto testualmente a belzebù "noi andiamo su fissiamo l'altro tubo e poi torniamo per fissare tutto". "'ì, m'apprest'i e'fa 'a spisi pii pupi.vo'fat'io v'ispittu 'ca finimmu".
salgo, gli uomini dell'arii fanno quello che devono fare e uno di loro, 180 Kg senza ciuffo pure lui, resta attaccato al tubo pericolante in attesa che il suo fido aiutante (cla gino carlo e max avreste apprezzato la robusta scorza giunta dall'est) andasse nel girone dei nani sfigurati a fissare il tubo...ma c'è un problema... torna subito su e dice che il formichiere zoppo non apre. "non avrà sentito" dico io, e scendo con lui...
elephant man non c'è e, questo non è uno scherzo, per un'ora e mezza c'è stato un uomo a casa mia attaccato al motore del condizionatore con un braccio sotto il motore per tenere il tubo mentre un altro uomo dell'arii lo teneva per i pantaloni. tutto questo a soli 52 metri da terra.
rosso di vergogna per la situazione inizio la mia personale "maratona delle scale" alla ricerca di qualche essere umano che possa avere le chiavi della stanza degli orrori...ma non c'è quasi nessuno e i pochi che aprono la porta mi guardano e mi chiedono se sono nuovo...ma il capo della scala appena rientrato dalla sua solita passeggiata a borgo mi guarda sconsolato e mi consiglia di andare dall'amministratore - palazzo di fronte - "chè lui forse cellà...ma nooo so...tupprova ar massimo 'n ce 'sta".
corro come una gazzella fino al palazzo di fronte e dopo essere stato congelato dalla temperatura per la prima volta in quest'anno gelida suono all'amministratore e una voce di donna, flebile, invece di rispodere "chi è" come tutti gli esseri normali della terra, mi dice "è tardi,sali su che finiamo e poi andiamo da rosaria".
a quel punto incuriosito salgo e mi trovo di fronte una matrona della roma repubblicana che mi guarda come se fossi un alieno, le comunico il problema e lei mi risponde "mio marito non c'è...oggi è lunedì". stavo quasi per chiederle un chiarimento, ma non avevo tempo per cui sono sceso e ha attraversato la strada, ma al portone mi sono reso conto di non aver preso le chiavi oltre al barile di nitroglicerina per far saltare il covo di al qaeda e suono agli uomini degli arii che rispondono e chiedono pure "chi è", e in più rispondo "io"...
salgo e trovo l'uomo a mezz'aria un po' infastidito e continuo a scusarmi quando al terzo piano si apre una finestra e sapete chi è? quella che aveva detto che io avevo aggredito la signora e che era a casa da ore, ma non aveva voglia di aprire perchè satava facendo "le faccende"...e l'uomo appeso mi dice che dal terzo piano possono anche farcela...ma in quel momento arriva anche il piccolo errore di natura e gli uomini dell'arii riescono a finire il lavoro.
ma a quel punto scendo al secondo piano e avverto sauron che lei farà anche paura, ma che la prossima volta che mi rivolgerà la parola anche solo per dire buongiorno mi tapperò il naso e la morderò così forte alla gola da strapparle la testa...e mi ha detto di sì con l'occhio un po' spaventato. ma non mi bastava e le ho fatto la scena di "qualcosa è cambiato" "neanche se dovesse sentire un tonfo e dopo 2 settimane una puzza di cadavere..." - era un mio sogno - e inoltre la mia battaglia l'avevo vinta.
e l'avevo vinta la prima volta che sono andato a casa sua...qualcuno da quella volta ha più sentito gli ululati del karaoke del piccolo valerio? nooo???
chissà perchè?
baci satanici!!
killex