Come al solito, il nostro afflato bloggaro conosce alti e bassi... molti di noi sono ormai vittima del fascino ipnotico di Altri Blog, e vi passano su serate che potrebbero essere spese a tirare avanti la nostra causa. Tutto Questo è Male.
Io stesso faccio pubblica ammenda: dopo la cancellazione del mio post, celebrata dallo sconfortato post-iccio (di ormai quasi due mesi fa! Orrore!) sono stato moralmente incapace di rimettermi all’opera. In questo periodo di sconforto e crisi, della finanza, dell’università e della scuola, delle nostre vite personali, una cosa è continuata ininterrottamente: la mia frequentazione della palestra, il Pilates, la Posturale e il TOTAL BODY CONDITIONING, di cui volevo parlarvi la scorsa volta.E quindi, come direbbe Stefano Protonotaro, Pir meu cori alligrari/ chi multu lungiamenti/ senza alligranza e joi d’amuri è statu/ mi riturnu in bloggari, e riparto proprio dal TBC (la prossima volta parleremo di come io stia diventando monomaniaco, e di come la palestra stia assorbendo la mia sfera sociale).
Sobillato dalla mia coinquilina, e animato da (forse malinteso) spirito sperimentatore voglio-provare-tutte-le-lezioni-in-palestra-per-non-concentrarmi-sulla-mia-vita, ho deciso di fermarmi dopo la lezione di Pilates, per provare il Total Body Conditioning.
Io non so voi, ma ho sempre pensato che i balli di gruppo fossero una forma di perversione dei costumi, e un occulto tentativo di collettivizzare le coscienze assestandole sul livello dei cani pavloviani: una certa musichetta (diciamo l’alligalli, o, in tempi più recenti, la macarena e le las ketchup) scatena incontrollabile una serie di mossette epilettiche. Non so come a questi signori sia sfuggito fin’ora il dominio del mondo. Edoardo Vianello avrebbe potuto almeno cercare di conquistare San Marino. Mammolette.
Gli inventori del TBC, ispirandosi di certo agli esercizi ginnici dei cinesi alle 6 del mattino, hanno dato una versione molto più letale di questo semplice schema cognitivo-comportamentale. In TBC, infatti, devi andare a tempo a ritmi mediamente forsennati, eseguendo movimenti che, se perdi la concentrazione, rischi non solo di trovarti da una parte mentre il mondo è dall’altra, ma anche di avvitarti su te stesso in un vortice infernale-scava-buchi-nel-terreno.
Tutto questo, oltre al meccanismo di fidelizzazione-rincoglionimento della musica, fa sì che l’allievo si senta sempre inferiore (leggi: una merda) rispetto allo standard richiesto, e che, nonostante dubbi e travagli dostoevskiani, continui a ripresentarsi settimana dopo settimana, nella speranza di migliorare.
Il miglioramento c’è stato? Boh. Ora so spostarmi di lato facendo l’incrocio con le gambe dietro anziché avanti (rischio avvitamento: + 1000 davanti, + 500 dietro) e altre amenità, mentre sudo come se stessi fuggendo inseguito da un branco di lupi affamati (65% fatica, 35% imbarazzo). Ma appena le cose si complicano un po’ e bisogna coordinare, che so, braccia e gambe in due movimenti diversi, ecco, allora è come se le parti del mio corpo fossero preda di una forza centrifuga potentissima, e rischiassero di schizzare ai lati opposti della sala.
Ovviamente, dopo ogni lezione di Pilates (che Dio benedica Joseph Pilates!) continuo a fermarmi per mettermi alla berlina da solo, quasi contro la mia volontà cosciente. E, anziché avanzare verso la prima fila, come pure tentai di fare (ma la mia hybris fu fulminata dal dio della Coordinazione – un figlio bastardo di Chronos) mi rincantuccio sempre più tra gli sfigati del fondo sala.
E guardo con odio ferocissimo le due galline-studentesse-calabresi-capelli-tinti-col-coppale-e-occhiali-rossi-di-plastica e il gay 40enne dai movimenti strani che, solo perché senza problemi riescono a stare attenti, stanno davanti, a fare le cretine con l’istruttore. Che a ritmo di dance, un giorno potrebbe chiederci di imbracciare il bilanciere, indossare un tappetino a mo' di corazza, e trasformare il quartiere in una piccola città-stato.
(cartolina: gli irresistibili giochini del dottor Joseph P. con i suoi aitanti amici - per una ragione numerologica piuttosto ovvia, le immagini dovevano essere tre).
Fatevi vivi!
E adesso due linketti delle Malvestite, che chissà come ancora non sono tra i nostri link (Flavia ne sia rimeritata!):
http://www.malvestite.net/2008/03/19/madonna-nella-hall-of-famehead-museum-piuttosto/(questo è per il mio filone Madonna-eretico)
http://www.malvestite.net/2008/01/08/padre-pio-malvestito/
(questo è per il filone eretico tout-court)
http://www.malvestite.net/2008/06/13/roma-pride-2008-il-gay-io-sono-pazza/
http://www.malvestite.net/2008/06/19/malvestito-29-il-sexy-ciccione-gay-in-deshabille/
(questo è per il filone gay)
Eddài Eddài Commentate & scrivete, che mi sono rotto di rifarmi gli occhi sugli altrui blogg.
Baci.