giovedì, gennaio 22, 2009

Chi vi ricorda?

(Dedicato in special modo a Flavia)


mercoledì, gennaio 21, 2009

Il mio nuovo guru!!!

sabato, gennaio 10, 2009

Il mistero della levitazione su quattro dita

Pensavate forse che me ne fossi dimenticato? O che la senilità, rapidamente avanzante (evidente nel lapsus di capodanno, per il quale non ho scuse, salvo che di filosofia non ho mai capito nulla), mi impedisse di ragguagliarvi alfine con una pedissequa spiegazione?
E invece, dopo lungo tempo (ma la ricerca, si sa, è spesso lenta a ottenere i risultati, in barba ai nuovi criteri di valutazione di merito per le università), ecco a voi la spiegazione del gioco passato alla storia come "La Magia di Jayan".

A parte che il peso di una persona media, diviso quattro non è impossibile da sollevare con due dita (ma anche fossero 100 kili, si avrebbero 25 kg a testa, ovvero 12,5 per braccio... Insomma il normale peso di una borsetta o di una busta della spesa) il punto fondamentale è che il corpo umano non è rigido. Questo ha due conseguenze: prima di tutto che se la persona seduta si irrigidisce ed raddrizza la schiena è molto più facile da sollevare rispetto alla stessa identica persona che si affloscia a 'mo di polpo sulla sedia; la seconda cosa è che la fatica che si fa a sollevare la propria quota di peso con due dita dipende moltissimo dal tipo di azione che si fa fare alla muscolatura: al primo tentativo la gente può anche sollevare in maniera coordinata (altro fattore di successo: di norma al primo tentativo la spinta è distribuita in modo difforme) ma - tranne casi particolari - mette la forza nell'avambraccio invece che nelle dita. Di conseguenza la leva diventa estremamente sfavorevole e sollevare il peso è estremamente difficile. Far compiere un qualsiasi giochino con le mani che obblighi le persone a concentrasi su di esse (come farle mettere una sopra l'altra a poca distanza ma senza toccarsi) cambia, a livello inconscio, il punto dove si focalizza l'azione e quindi la forza viene applicata sulle dita (o sulle mani) rendendo la leva molto migliore e quindi la fatica fatta molto più bassa.
(fonte: adattato da Wikipedia Oracle)

Un'altra spiegazione, data da tal Andrea Laporta di Genova, merita di essere citata letteralmente:
Anche io conosco questo gioco, me l’ha spiegato mio padre, e l’ho fatto… Ho chiesto una spiegazione al massaggiatore della mia scuadra [sic!] e mi ha detto che probabilmente è perchè con le mani interrompi un asse che parte da una specie di nostro baricentro chiamato vertex e che va verso l’alto e ci consente di camminare eretti..interrompendo questo asse è come se l’uomo sotto non subisse per qualche istante l’influsso gravitazionale e allora lo riesci a tirare su!
Della serie, "Io fisica l'ò studiata a squola ma mica che andavo tanto bene"!

martedì, gennaio 06, 2009

impara l'arte e mettila a disposizione degli amici

Io di anni ne ho solo 28.
Dovrei essere facilitata rispetto a voi eppure trovo estremamente difficile pensare a 28 importanti verità conosciute e sperimentate nella mia breve (ma alla fine non così tanto) vita.
Ah… sicuramente ho imparato che ci si deve buttare e provare e tentare, quindi, mi butto:

1. Per aprire i barattoli di marmellata esiste anche l’opzione “ficca un coltello nello spazio tra il barattolo e il tappo”. Sporca meno rispetto al lancio del barattolo sul pavimento ma solo a patto che si riesca a non zoncolarsi un dito, nel qual caso sporca di più.

2. Sempre in tema di apertura di oggetti da cucina con utensili vari ed eventuali, per aprire bottiglie di vino imbottigliate a livello casalingo (quindi con quei terribili tappi di plastica bianchiccia) si può ricorrere al forchettone da cucina per l’arrosto da ficcare, al solito, tra il tappo e il vetro, e fare perno. Anche qui il rischio di menomazioni fisiche è notevole ma alla fine chi non risica non rosica.

3. Per Flavia. In alternativa alle pasticche per le dentiere ci sono, sempre della kukident, le pasticche per pulire l’apparecchio per i denti. Il meccanismo è lo stesso. Fammi sapere se funzionano per sbiancare le tazze sporche di tea con la stessa efficacia. (è possibile, per evitare di sputtanarsi con tutti i farmacisti di zona, sbiancare tazze e quant’altro con della candeggina… l’importante è poi lavare bene via la candeggina…)

4. Non credo che in amore vinca chi fugge. Vince chi se ne sbatte. Fuggire come tecnica da rimorchio non funziona. Solo, si aspetta di più per scoprire che non t’ha seguito nessuno.

5. La religione è il male supremo. E vincerà sempre. Nessuna teoria, per quanto affascinante, potrà mai superare la promessa dell’eternità. Siamo relegati a questa vita. La santa madre chiesa (qualunque chiesa) può promettere una vita oltre la vita. E nessuno è mai tornato indietro per smentirla.

6. Essere superiori ripaga sempre. Magari ci si mette un po’. Magari non ti togli la soddisfazione come sommergendo di insulti o sputi il prossimo, ma alla lunga resti dalla parte della ragione. Non sempre però ci si riesce…

7. Un modo efficace per sbiancare i denti (o le unghie per i giovani fumatori) è passarci un limone e del bicarbonato. Garantito.

8. Per mantenere saldi e duraturi i rapporti umani serve, oltre al lavorio ai fianchi, un profondo equilibrio. Ci si può amare, odiare, volersi bene, farsi una scopata, una tresca, essere amici di penna. L’unica cosa che conta è che le parti siano in perfetta sincronia per quanto riguarda tempi e modus operandi. Sennò rischia di andare tutto a puttane.

9. Il vino per cucinare secondo me ci sta tutto. In alcune cose serve per sgrassare, in altre insaporisce (tipo nel risotto). E mentre cucini bevi. Della serie un bicchiere a me uno alla pentola… tutti felici.

10. Posso francamente dire che a 28 io dell’amore non c’ho capito molto. So di cosa ho bisogno. E so cosa mi piace. Spesso però le due cose non coincidono.

11. Per disegnare, o meglio, per ricopiare un disegno, il modo migliore per chi non è troppo abile con proporzioni e tratti è quello di mettere l’originale sottosopra. Insomma, ricopiare al contrario. Anche qui, garantisco di persona.

12. Tacere un po’ di cose rende le persone più misteriose. E un’aurea di mistero rende le persone più affascinanti. Sono anni che provo a non divulgare quotidianamente i cazzi miei. Ma proprio non ne sono capace. Mi rifaccio sul versante simpatia…

13. Quando si sta male (fisicamente) si dovrebbe stare a letto e farsi accudire.

14. Quando si sta male (psicologicamente) si dovrebbe uscire, muoversi e sfogarsi.

15. La musica influenza i nostri stati d’animo. È terapeutica. Basta decidere di mettere su musica terapeutica.

16. È scientificamente provato che sorridere (fisicamente) comporta una maggiore predisposizione al buon umore. Il test: hanno fatto leggere delle barzellette (le stesse) a due gruppi di persone, a ciascuna persona del primo gruppo era stata data una matita da tenere tra le labbra (senza toccarla con i denti), a ciascuna persona del secondo gruppo invece era stata data una matita da tenere tra i denti (senza toccarla con le labbra). Risultato: il secondo gruppo, che “sorrideva” mentre leggeva le barzellette, le ha trovate molto più divertenti del primo gruppo.

17. Le foto digitali sono state una svolta. Per evitare di fare come la sottoscritta che ha recentemente perso le foto di due viaggi (giappone e usa, per un totale di circa 1000 scatti) consiglio CALOROSAMENTE di salvarle su più supporti e di stampare subito quelle più belle (x fabri, non è che sul tuo computer per qualche strano motivo ci sono alcune delle foto da me perse???)

18. Consigli salutisti per chi soffre di insonnia: bagno o doccia calda, tisana o camomilla e a letto con un bel libro di quelli pesanti (tipo un libro di diritto… o, ma non per i filologi di professione, un bel mattone di filologia).

19. Consigli non salutisti per chi soffre di insonnia: mega party, tonnellate di alchool e un quantitativo di cannabis degna di un rasta.

20. Consiglio per l’uso della cannabis davanti alla tele: niente coperta di pail.

21. Se avete deciso di non usufruire della pillola di saggezza di cui al punto precedente (di cui dovrebbero far tesoro anche i tabagisti legalizzati, pur se con meno attenzione), e piangete copiose lacrime di coccodrillo per il quantitativo di buchi non più scusabile, prendete “il fu” pail, tagliatelo a quadrati grandezza presina da cucina, cucite i bordi grossolanamente e con fili di diversi colori e unite poi in modo assimetrico i quadrati di pail in modo da formare una sciarpa. Se viene bene avete risparmiato sui regali di natale per l’anno prossimo, se viene male avete fatto esperienza per poter finalmente attaccarvi i bottoni della camicia da soli.

22. Ci sono limiti di cui gli essere umani dovrebbero essere maggiormente consapevoli. Primo tra tutti quello derivante dai gap generazionali. È inutile insegnare alla nonna a mandare i messaggini sul cellulare. Anche perché la nonna probabilmente non saprà accenderlo.

23. Fin da quando avevo 14 anni ho l’assoluta certezza che la mente sia l’organo più potente che esista nell’essere umano. Tra gli organi surclassati ci metto anche il cuore. Credo che con un po’ di allenamento si possano dominare tutta una serie di emozioni e “stati” al punto da eliminarli. Per tutti le fobie di ogni genere e le varie malattie psicosomatiche. (ma secondo me si potrebbe anche andare oltre).

24. L’eleganza è una dote rara. Chi la possedeva all’epoca d’oro riusciva ad essere elegante anche con i vestiti anni ottanta. Per tutti gli altri provo una profonda compassione.

25. Ho capito che la storia secondo la quale il cucchiaino nelle bottiglie di vini frizzanti li mantiene tali è una emerita cazzata, nonostante regni sovrana nelle case degli italiani. Il vino si sgasa comunque.

26. I detti e proverbi (ma sono la stessa cosa?) hanno sempre un fondo di verità. Come ha fatto notare max il 2008 ne è l’esempio più calzante…

27. Quando si ha una lunga lista di cose da dire alla penultima non si sa cosa scrivere e come fare a terminare la lista.

28. All’ultimo punto invece d’improvviso il cervello lavora senza sosta e come minimo la lista continuerebbe per altri 20 punti.