venerdì, maggio 30, 2008

Who wants to live foreveeeeeeerrr.....


Adorati,

Causa capatina ad Edimburgo questo fine settimana l'attività bloghereccia della vostra intrepida corrispondente dall'estero è sospesa fino a mercoledì!
Le prossime recensioni della settimana saranno quindi probabilmente a tema scottish*.

A presto!


*Nella prossima puntata...Haggis!

lunedì, maggio 26, 2008

L'ennesima recensione della settimana: Alicia Giménez-Bartlett

Ho finito ieri il mio secondo giallo della scrittrice spagnola, che è anche il secondo caso dell'ispettrice Petra Delicado. Adoro la scrittura della Bartlett, e lo sguardo ironico-filosofico del personaggio. Ancora una volta, que viva Espana!



Non mi restava nient'altro da fare che mostrarmi seducente e affascinante con il mio prestante ospite, così mi misi all'opera e servii un paio di bicchieri che ci aiutassero a rompere il ghiaccio. Sorrisi, consapevole di un sensuale batter di ciglia che avevo imparato a eseguire durante la mia gioventù. Anche Monturiol sorrise, e contro ogni pronostico attendibile in quella situazione, esclamò:
- Ti domanderai come sia stata la mia vita sentimentale fino adesso.
- No, - sorrisi, nel disperato tentativo di mettere un punto fermo alla sua pericolosa domanda, che speravo retorica.
- E' discreto da parte tua dirlo, ma so che non è così.
Fu inutile: qualunque sforzo da parte mia era destinato a fallire a priori. Juan Monturiol stava commettendo l'irrimediabile errore di avventurarsi sulla scivolosa china delle confidenze. Un simile passo falso può essere paragonato soltanto, in area femminile, a quello di una donna che decidesse di presentarsi al suo amante con il vestito della prima comunione.
[...]
Tutte le storie sentimentali sono la stessa da quando William Shakespeare ha smesso di scrivere; e così, quando voglio immergermi in laghi amorosi, mi rileggo una delle sue tragedie e finito lì. Ma questa è una cosa che nessun uomo potrà mai capire: loro si ostinano a inventare cento volte l'acqua calda, a sentirsi sempre i primi, come Amundsen imbacuccato nella sua pelliccia da eschimese.


A. G.-B., Giorno da cani

La Recensione della Settimana: Mio Fratello è Figlio Unico


Cari tutti,
Con grande nostra sorpresa, il film di Lucchetti è stato proiettato al cinemino vicino casa la scorsa settimana. Potevamo forse mancare? La recensione certo vi perviene con molto ritardo, visto che in Italia deve essere uscito, chessò, l'anno scorso? Esso è uno di quei film che sono scivolati attraverso le soluzioni di continuità create dal mio viaggiare avanti indietro, infatti non solo me l'ero perso, ma non ne sapevo quasi nulla! Adesso però, in prospettiva, la domanda a bruciapelo fattami da Carlo alla festa di Gino "ma chi ti attizza di più Elio Germano o Scamarcio" comincia ad assumere un senso nel contesto di allora...parvemi invece completamente random all'epoca, come se mi chiedesse "preferisci la sambuca con la mosca o i faraglioni di Capri?"

Ma tiremminnanzi: Non sapendo nulla a priori del film, mi sono recata al cinema influenzata dalla forte suggestione che ha per me il titolo, e al canzone da cui deriva...voi che non vivete con me non dovete assistere sgomenti allo spettacolo di me che lavando i piatti con l'ipod a palla canto gridando tra le lacrime "EEEEE-TTTIAMOO-MAAARIOOOOOOOOOO!!" per cui ignorate quanto io sia legata alla canzone di Rino nostro.
Il fatto è che sin dal primo ascolto mi convinsi che io e il fratello di Rino Gaetano eravamo in realtà anime gemelle, e come potrebbe essere altrimenti con tutte le cose che abbiamo in comune? Anche io infatti
1) Sono figlia unica
2) Non ho mai viaggiato in seconda classe sul rapido Taranto-Ancona
3) Non ho mai pagato per fare l'amore e non ho mai vinto un premio aziendale
4) Sono convinta che nell'amaro benedettino non stia il segreto della felicità (anche se sono certa che Marghe confuterà questa mia illusione

Infine, con il senno di poi, sono certa - anche se posso solo interrogarmi in retrospettiva sull'opinione che avrei avuto se qualcuno me l'avesse chiesto all'epoca- che anche io non avrei mai e poi mai creduto che Chinaglia potesse passare al Frosinone.

Con mia grande delusione però, il film non parlava di Mario ma bensì dei due fratelli di Latina Accio (Germano) e Manrico (Scamarcio) che, come due Don Camillo e Peppone dell'epoca, passano tutti gli anni sessanta e settanta a darsele di santa ragione. Il motivo è nominalmente la politica, ma un buon assistente sociale avrebbe visto che al lavoro vi sono dinamiche disfunzionali ben più drammatiche e morbose. C'è da dire che Manrico non è l'unico a non saper resistere alla necessità di picchiare Accio. Invero, prima o dopo, tutti i protagonisti del film soccombono a questa pulsione più forte di loro e si scagliano su Accio per finirlo a calci. Anche la madre,il padre, la sorella, anche il venditore di tovaglie fascista, giurerei che anche qualche figuarante ogni tanto si separi dal resto delle comparse per dare anche lui una pedatina.

Vabbeh, una vera recensione deve contenere un elemento di giudizio ed ecco il mio: il film si regge sulla prova degli attori (Germano su tutti) e sulla sceneggiatura (che infatti è di Rulli e Petraglia o come cavolo). I dialoghi secondo me sono in assoluto la cosa migliore del film, divertenti e sufficientemente aderenti ad un parlato autentico da ancorare una vicenda che è, si, carina, però forse davvero un po' troppo Don Camillo e Peppone...un po' anni sessanta da cartolina. Per cui in termini Mereghettiani: 2 palle e mezza (un po' regalate).

Alla domanda di Carlo, infine, nemmeno rispondo...mi sembrerebbe di dire un ovvietà.

domenica, maggio 18, 2008

La recensione della settimana 2: Gay Messiah


Devo ribadire il concetto, ampiamente veicolato in questo blog di queruli sinistrorsi, che siamo in una crisi nera? E c'è ancora chi si arrovella su come e perché lavorare sulla base, riportare quella massa di ottentotti che hanno votato il PdL (o che, come alcuni di noi, hanno obtorto collo votato PD) ad un'idea più alta del vivere civile che non dare la caccia all'extracomunitario (o al comunitario, purché rom-eno), o consigliare ai gay di essere meno favolosi?
Partendo dal personale, e dunque da quest'ultimo punto, ho pensato che sarebbe il caso di abbandonare tutti questi tortuosi e intellettualistici meccanismi della politica, fondati su una malintesa fiducia nelle possibilità dell'essere umano, e proporre una figura alla quale la gente possa aderire fideisticamente.
Ascoltando una canzone di Rufus Wainwright, l'idea di un messia gay non mi sembrava malaccio (anche se, come ci insegnano i parolai e i gay imbecilli) non saremmo sicuri della sua appartenenza alla sinistra. Ma nella parte di Dio potremmo ben sceglierci il nostro figlio (o pupillo, nel caso di Claudio) tra le checche rivoluzionarie? o no?
Per darvi un'idea del piano, vi cito i versi culminanti della canzone, dicendo subito che io farei volentieri il Battista (nella versione del testo):
Better pray for your sins
Better pray for your sins
'Cuz the gay messiah's coming
No it will not be me
Rufus the baptist I be
No I won't be the one
Baptized in cum
What will happen instead
Someone will demand my head
And then I will kneel down
And give it to them looking down
Better pray for your sins
Better pray for your sins
'Cuz the gay messiah's coming
Non fate dunque come le vergini stolte, che si addormentarono aspettando (e sperando) lo sposo. Fate piuttosto come le svergognate sagge, che andarono a cercarselo (lo sposo, o chi per lui) dove potevano trovarlo, ovvero al porto con gli altri marinai.
[mi rendo conto che questo post non ha capo né coda, ma dopo aver fatto la fatica di scrivere mica lo cestino! - ah, quello in alto è Rufus che canta la canzone - Madonna scompari!!!!!!!!!!!!!!]

venerdì, maggio 16, 2008

La Recensione della Settimana n. 1: Body Pump


Cari e Care, adesso che Gino è risprofondato nella spirale del vizio, impugno con orgoglio lo scettro di "Jane Fonda de noantri", esplorando per voi le nuove
avanguardie dell'autoflagellazione.

Dovete sapere che il Body Pump è un marchio registrato, e solo chi ha la licenza rilasciata dal quartier generale può organizzare classi nella propria palestra.

Vi dirò di più: Il quartier generale, che si chiama Les Mills Global (ma solo perchè "La Morte Nera" era già preso, ne son certa) è una potentissima organizzazione che si raccoglie (ok forse qui sto lavorando un po' di fantasia) intorno ad un capo carismatico, un gigante dalla testa piccolissima su un corpo da Ken Shiro. Costui, dal suo inviolabile sacello, crea tutti i nuovi "workouts" del PROGRAMMA.

Il PROGRAMMA, così rinnovato, viene inviato ogni tre mesi alle periferie del grande impero, a tutte le palestre della galassia. Nel frattempo, immagino che le milizie della Les Mills Global sulle loro astronavi girino per l'iperspazio per controllare tutti noi sudditi e accertarsi che ciascuno segua a dovere il PROGRAMMA...

Ma vediamo nel merito in cosa consiste il PROGRAMMA: per un ora circa, l'istruttore (che è una perfetta replica in scala ridotta del grande capo) strilla dentro un microfono su un sottofondo di musica assordante (il cd è distribuito dalla LMG) incitandoti a compiere un numero infinito di piegamenti sulle gambe e delle braccia con addosso una sbarra coi pesi


Avendo tentato di usare i pesi in passato, devo riconoscere a questo metodo un indubbio vantaggio: quando si è da soli si ha la tendenza a non sforzarsi poi troppo, si inizia dicendosi "mo faccio 3 serie da 20" a metà dell'opera immancabilmente si pensa "vabbeh, 2 serie da 15" e dopo una serie da dodici si va al bar a comprare un frullato di soya...
é incredibile quanto si lavori di più quando si è vessati da un energumeno sudato che grida insulti proprio a te e quando si hanno vicino delle ragazzette secchette che manovrano la sbarra come fosse un gigantesco cottonfioc..

Risultato immediato: faticato molto più che in palestra, sudata copiosa e, a lezione terminata, euforia tipica dei sopravvissuti a catatrofi naturali o naufragio in mare.
Risultato a medio termine: orrendi dolori a braccia e gambe, basti dire che quasi non riuscivo a scendere le scale stamattina, e ho seriamente rischiato di morire di fame.

lunedì, maggio 12, 2008

Libri di Cucina e Pratiche Gastronomiche

Carissim*, non mi sono scordato di Voi, per quanto il colesterolo ha ormai chiuso ogni passaggio per l'ossigenazione corretta del cervello e sono costretto a ricorrere ai faldoni per ogni cosa ("Che sigarette fumo?", "Chi è il sindaco di Roma?", "Ma ho dormito stanotte?", "Chi è questo tipo che mi chiede soldi? Fratello? E che vuol dire?").
Come alcuni di voi sanno e altri apprenderanno, ho passato la scorsa settimana nella ridentemente desolata Ciociaria, ospite di un convegno presso l'Università di Cassino (sul perché ci sia un'università a Cassino, non so darmi una risposta, come non ho saputo darla ad uno strano tipo canadese che mi interrogava su queste e altre stranezze italiane): al mio arrivo sono stato soffocato dalla cordiale ospitalità dell'Organizzazione che, mentre svaccavo - o meglio: tentavo di svaccare - sul letto, in costume poco più che adamitico, continuava a bussare alla mia porta per portarmi doni, secondo l'antico rituale dell'ospitalità. A più riprese ho ricevuto: la pratica cartella, la mappa della città, una guida ai luoghi degni di nota della Ciociaria, il mug per la prima colazione e la locandina del convegno... Anche la Madonna (l'altra Gino, l'altra), se i Magi fossero venuti col contagocce, avrebbe sguinzagliato contro di loro il bue e/o l'asinello.
Quando finalmente, chiusa la porta a doppia mandata, mi interrogavo se non fosse ora di cominciare a prepararsi (mancavano infatti meno di 4 ore all'inizio della prima sessione e non avevo idea di come sarei arrivato alla sala convegni dall'albergo che era opportunamente dislocato fuori città, dove - come mi ha detto subito con tono triste il portiere - "i pullman non si fermano") squilla il telefono e mi si comunica che sono atteso alla reception. Trafelato e scarmigliato scendo per scoprire che ero invitato a pranzo; dopo essere stato tranquillizzato sul fatto che saremmo tornati in albergo per cambiarci d'abito, che tanto sarebbe stata "una cosetta veloce", accettai...
Diverse portate dopo ero nella mia stanza, per lavarmi e vestirmi a tempo di record. La prima sessione non prevedeva, iniziando tardi, il coffee break, e la cena in albergo fu alquanto gradita.
Ma già dal giorno dopo, il convegno si rivelò per quello che era realmente: non un simposio sui modi di fare scuola ma un Simposio e basta, una terribile trappola per tentare di sbarazzarsi in modo legale di professori attempati e qualche altro parassita!
Dopo la colazione, la merenda di metà mattinata (con torte alle creme, crostate, ciambelloni, cornetti, bombe... Mancavano - con dolore dell'Organizzatore - le pizzette e le tartine, ma il popolo non se accorse); poi il pranzo; poi la merenda del pomeriggio; infine la cena. Tentare di resistere al buffet era vano, poiché esortato da più parti con frasi dirette ("mangi qualcosa"), tentatrici ("questo devi assolutamente provarlo"), insidiose ("ma dai un pezzettino") e che facevano leva sul senso di colpa ("ma non si può mica sprecare il cibo"). Tentare di resistere al cameriere, ancora più inutile: addestrato a riconoscere solo la voce dell'Organizzazione, ignorava sistematicamente qualsiasi obiezione o richiesta, limitandosi a riempire il piatto di fronte a noi.
Ovviamente ignoro se le sessioni si siano effettivamente svolte o no, poiché la cecagna postprandiale, sommandosi alle luci basse e avvolgenti, impediva a chiunque di seguire ciò che accadeva intorno a noi.
Dopo l'ultima relazione, quando tutti eravamo già la con la valigia in mano, pronti per prendere il primo treno diretto a casa, l'Organizzatore ha annunciato sorridente che aveva già prenotato per il pranzo e aspettavano solo noi...
Non ho memoria del viaggio di ritorno, ma in qualche modo devo averl fatto... Mi resta solo un angosciante interrogativo: i professori, nei giorni scorsi, si elencavano a vicenda, con una luce triste e spaventata negli occhi, i numerosi interventi che li attendevano nelle prossime settimane (convegni, incontri, colloqui, tavole rotonde, seminari etc...). La domanda è: come fanno? Come sono arrivati a età degne di essere paragonate a quelle dei patriarchi biblici? Forse che - come le modelle - si chiudono in bagno dopo ogni pasto?

sabato, maggio 10, 2008

Ma quante cose fa Ale Magno?

AHO!!! Qualcuno lo fermi!!!
Il brutto anatroccolo ex picchiatore non sta fermo un minuto: dopo la geniale proposta per l'Ara Pacis, dopo l'ennesima tirata sulla sicurezza, dopo aver incontrato nell'ordine: tutti i deputati solo per fare il fico, Berlusconi, Fini, il Papa (in ordine di importanza), ma soprattutto dopo aver negato decisamente la possibilità di celebrare il Pride a Roma a Giugno, il nostro instancabile Bartali della pseudopolitica italiana ha deciso o quasi il nome del vicesindaco dell'eterna città...lasciamo stare i nomi che circolano perchè meritano un altro post...il punto è ma non piscia mai? cos'è un invertebrato, un esperimento di laboratorio troppo riuscito. In più ha già effettuato una ventina di visite di Stato: altare della patria, via Caetani per il trentesimo di Moro, il Quirinale da Napisan sempre più esterrefatto...chissà se è andato prima da Napolitano per farsi spiegare: "Ma chi era 'sto Moro... da che ne so io noi i Mori li andavamo a scovare per conquistare la terra santa...eppure il pontefice non mi ha detto nulla!??!!" Non vi commento la faccia di Napolitano...
In più ha dato ordine (questa è vera) di recuperare la renault 4 dove fu ritrovato Moro...pare giaccia da anni in un pollaio...mah!!!
scusate i deliri notturni... ma non reggo... ogni giorno è uno stillicidio... 
 

giovedì, maggio 08, 2008

In ottime mani


"Le mie priorità sono chiarissime: difesa del diritto alla vita. Difesa del ruolo della famiglia, delle tradizioni. Attenzione ai problemi delle giovani donne. Aiuto alle categorie in difficoltà: per esempio, le ragazze madri".
Dei gay ha detto che "sono costituzionalmente sterili" e che, "per volersi bene il requisito fondamentale è poter procreare".

MARA CARFAGNA, MINISTRO PER LE PARI OPPORTUNITA'








(Apcom) "Il Gay Pride non ha fatto bene al mondo omosessuale perchè ha alienato loro molte simpatie". Lo ha detto Giorgia Meloni, ministro delle Politiche Giovanili, al termine della cerimonia del nuovo governo al Quirinale.
"Quando gli omosessuali - ha aggiunto - faranno i conti con questo, sarà utile per tutti".
“Ho amici gay e non ho mai manifestato alcuna forma di repulsione o discriminazione verso il mondo omosessuale, mentre ho manifestato e continuo a manifestare una forma di disappunto verso il Gay Pride, una ostentazione che ho trovato fastidiosissima perché si sono viste scene sinceramente raccapriccianti, scene che fanno male anche ai gay. Le persone omosessuali di buon senso se ne rendono conto meglio di me. Inoltre mi sembra che siamo di fronte a forme di privilegio, altro che discriminazione, considerato che, ad esempio, a me nessuna amministrazione locale ha mai dato dei soldi per andare a manifestare i miei gusti sessuali”.

GIORGIA MELONI, MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI

mercoledì, maggio 07, 2008

"Il mio prossimo post"











Beh direi che mi son fatto perdonare gli scorsi post, no?

Neighbours


All'incirca un anno fa, io e il tigrotto tornavamo da un lungo viaggio al nostro miniappartamento con vista sul ponte ferroviario, trovandolo mezzo allagato per via dello scoppio di una tubatura e scoprendo che i 25 polacchi che vivevano nel miniappartamento sopra il nostro avevano di nuovo rubato il nostro materasso e lasciato imprecisate quantità di immondizia sul pianerottolo...decidemmo quindi che era tempo di migrare, e alla ricerca di un po' di quiete e un'accoglienza migliore approdammo alla presente abitazione.
Adesso che sembra arrivata l'estate, la nostra stradina è tornata ad essere come la vedemmo allora, noi poveretti in fuga dalla muffa e dalla pulizia etnica (eravamo in minoranza...)





Bastò la vista di questa sorta di aiuola nella foto (essa costeggia la strada ed è quindi di tutti e di nessuno) curata amorevolmente dai residenti, a convincermi che, se la nostra offerta d'affitto fosse stata accettata, le nostre tribolazioni sarebbero finite.
Questo post è quindi dedicato ai miei squisiti neighbours, che voi ancora non conoscete, che ci hanno salvato dall' esaurimento nervoso e da una morte orribile per morso di ratto.. Eccoli dunque (anche se ovviamente debbo celarne in parte l'identità)

Al Civico n. 12
P. pittore decoratore gay
cinquantenne paffutello, conosciuto durante il nostro primissimo sopralluogo della casa. Insieme alla signora del 13, il più attivo curatore della predetta aiuola. Vive qui con il suo compagno e con un piccolo yorkshire terrier. Purtroppo però hanno appena venduto la casa e stanno per andare a vivere in spagna... sniff, P.! Ci mancherai!
Segni particolari:
ossessione per la carta da parati.
L'interno di casa sua è un incubo di carta da parati vittoriana. Sembra il tinello di miss Havisham ma senza le ragnatele.

Al Civico n.13
L'adorabile vecchina del cacao
Pollice che più verde non si può, è sempre in giro a sradicare erbacce da questo o quell fazzoletto di terra lasciato incustodito. Con un'altra vicina che abita nella parallela sono sempre in attività e fanno avanti e indietro con provviste e pasti caldi da casa dell'una a casa dell'altra.
Segni particolari:
un odio assassino per le lumache

Al Civico n.14
L'uomo del mistero
Mezza età, abita da solo e lavora, secondo P. in un agenzia di scommesse. Molto riservato, ma incontratolo una volta al pub, ci ha riconosciuto, si è presentato e ci ha offerto da bere. Per quanto ci riguarda ha passato il test.
Segni particolari:
Auto sportiva nera con gaglierdetti della nazionale inglese sullo specchietto retrovisore.

Al Civico n.16
La coppia dei lavori interminabili.
Lui e lei, 30/40 enni, erano qui quando siamo arrivati, ed erano impegnati in una serie di migliorie per riportare la loro piccola terrace vittoriana ai fasti che furono. Ad un anno di distanza, i lavori non sono ancora finiti.
Segni particolari:
Apologies. Siccome abitiamo accanto a loro, ogni volta che ci vedono si scusano per il rumore. Ma tanto ste vecchie case hanno i muri veramente spessi.

Al civico n.17
J e C., entrambi disoccupati e con una lista di disgrazie e malattie che farebbe spavento ai Malavoglia, vivono in una council house con uno dei figli di lei M., il cagnolino tossicodipendente Mojo (reso isterico e iperteso da un consumo esagerato di the con il latte) e il gatto Archie


che è però più un gatto del popolo...nel senso che viene nutrito e accudito da tutti, soprattutto da noi.
Segni particolari:
Un cuore di panna. J e C mandano un biglietto di auguri di Natale a tutti i vicini firmato da tutti i membri della famiglia, animali inclusi. Ci hanno soccorso quando la nostra serratura si è rotta e abbiamo dovuto aspettare il fabbro per 2 ore.

La lista non è completa ovviamente, ma comprende solo i vicini più prossimi e quelli con cui abbiamo più confidenza. Sintomaticamente, i più disponibili e socievoli, sono quelli più proletari. I residenti più nuovi, coppie giovani, professionisti, da poco insediati, sono anche quelli più schivi che non si pongono il problema di avere rapporti di buon vicinato. Per cui temo che i miei neighbours siano una specie in via d'estinzione, perchè il prezzo degli immobili si decuplica, la nostra stradina un tempo così working class è nel mirino degli agenti immobiliari... Ecco, celebriamo, finchè siamo ancora in tempo, la mia via Gluck inglese...

martedì, maggio 06, 2008

ALEMANNO CELEBRA LE FOSSE ARDEATINE!??!?!!

Il nostro caro Ale Magno ha iniziato il suo viaggio all'interno della memoria e soprattutto della città eterna. Dopo aver consultato il suo più stretto collaboratore, la moglie, ha deciso di partire dalle Fosse Ardeatine.
Sarà andata più o meno così:

ALE: Sai cara, stamattina non so proprio cosa fare: i lavori per l'allestimento dei fasci littori al Campidoglio procedono lentamente, sarà che 'sti rumeni che ho assunto so' propio fancazzisti, ma tanto appena hanno finito li sbatto fuori dalla comunità europea a calci in culo e manco li pago...

MOGLIE: Ma caro, visto che nun ch'ai un cazzo da fa', vai al mercato e compra un po' de trippa che stasera a ccena ce sta mi' sorella co quea fogna der marito, pia pure er vino rosso e un po' de cicoria che faccio in padella...

ALE: Ma cara, tuo cognato è pure de' sinistra e io devo scende in mezzo a 'sti quattro froci der mercato pure mo' che so sindaco, a me nun me va... eccheppalle!!!!
Sai che ti dico, io organizzo una visita alle Fosse Ardeatine, e poi faccio un salto al biliardo...

MOGLIE: Hai ragione tesoro, ma mi raccomando!! ora devi fare la parte di quello che soffre alle Fosse. Stai attento a tutti quei giudii, ma soprattutto non fare nessuna gara a chi piscia sulla fossa più lontana...tu e Gianfranco ora siete grandi e certe cose non potete più farle!!!

lunedì, maggio 05, 2008

Mi avete preso per Caterina Caselli?

-------------------------------------RIDO DI VOI!!!!!!!!----------------------------------------

(scherzo - ci sentiamo per giovedì)

PERDONOOOOO! (PER MAX)

perdono, perdono, perdono,
ma il lavoro non ha nobilitato nessuno e in particolare me in questi giorni...quindi chiedo scusa mille volte per l'ingiustificatissima assenza sabato... faccio pubblica ammmmennnda!!!!
un bacio grande e auguri per il tuo ..... compleanno!!!
besos!

domenica, maggio 04, 2008

Cose dell'Altro Mondo - The Quest Goes On

O mio Dio non riesco più a fermarmi!!! C'è un sottobosco di produzioni musicali gay-oriented infinito, a forza di linkare a catena ho visto cose che voi umani eccetera eccetera, video di dance ebraica e polacca che neanche la spagna di zapatero avrebbe il coraggio di produrre... ma l'apice trash lo raggiunge questo video, a mio giudizio. Una manciata di pornodivi americani si è data alla musica, tra questi Colton Ford, che ben conoscevo per altre storiche performance. In un suo brano ha ospitato il buon Cazwell (ecco come sono arrivato a lui, un solo grado di separazione iutubbiana), ma il top è in quest'interpretazione a cappella (mai espressione fu più congeniale) di "No One" della mia adorata Aliciona. Lui è innegabilmente dotato, vocalmente in questo caso. Ma perché il video nel cesso pubblico?
Occhio alle immagini su "When the rain is pouring down"... impagabile.

Cose dell'Altro Mondo

Ieri ero alacremente (al solito) al lavoro, quando mi imbatto in un cd d'importazione con questa conturbante copertina:



SOLO perché ci tengo a svolgere il mio lavoro al massimo e non posso essere ignaro della musica che mi passa tra le mani, questa mattina ho svolto delle ricerche (non pagate, badate bene) e ho così approfondito la conoscenza di Cazwell, rapper frociona d'Oltreoceano, di cui forse avevo sentito parlare tempo addietro ma il cui nome si perse in una delle innumerevoli dark room del mio cervello. Ed è così con gioia che presento a voi il simpatico artista, una sorta di Eminem invertito, i cui interventi sboccati sono a noi più congeniali, nonché immediatamente comprensibili. Un po' di Rainbow Colour in questo periodo Nero Fascio, che a quanto pare si è spinto fin nella Perfida Albione (Flavia, neanche tu sei al sicuro).
Frociobaci a tutti!

PS. Maxino la dedico specialmente a te... perché sei ancor GIOVANE!!! Auguri tesò!!

venerdì, maggio 02, 2008

LA CACCIA HA INIZIO!


Dopo aver battuto a tutto campo il tema della sicurezza come il vero grande problema della capitale, il nostrdoh no mi viene da vomitare, insomma il coso blasfemo ha puntato il suo primo obiettivo: L'ARA PACIS.
molti sostenitori ancora convinti del BOLO-DUODENO PD non hanno capito la mossa. Ma come, conquisti Roma dopo 3000 anni dalla fondazione e la prima idea che ti spunta dal cranio riguarda lo smantellamento di un'opera da poco terminata? ma soprattutto: che cazzo centra con la sicurezza? avrei capito una prima decisione del tipo: TUTTI I CITTADINI NON ITALIANI HANNO L'OBBLIGO DI CAMMINARE IN VERTICALE PER DARE LA POSSIBILITA' ALLA NUOVA AMMINISTRAZIONE DI CONTARLI CLASSIFICARLI E CACCIARLI. COLORO CHE VERRANNO SORPRESI A CAMMINARE ALLA STREGUA DEL FIERO ITALIANO SUBIRANNO LA PUBBLICA AMPUTAZIONE DELLE MANI. Questo mi avrebbe dato molta più tranquillità. E invece bisogna togliere il cappuccio dell'Ara Pacis. Un primo timido tentativo di smantellare Roma fino a riportarla alla asciutta compattezza del Ventennio? O un tentativo di questo tipo:
ALEMANNO: "SAI CARA, OGGI COME PRIMO ATTO DA NUOVO SINDACO VOGLIO PROSCIUGARE IL TEVERE, COLLEGARE LA BUFALOTTA CON UNA BRETELLA FINO ALLA SALERNO-REGGIO CALABRIA E DARE FUOCO A TRE O QUATTRO PERSONE SOSPETTE."

MOGLIE: "MA NO TESORO, TI PARE CHE INIZI COSI'? DEVI ANDARE A TOCCARE IL CUORE STORICO DI QUESTA CITTA'...CHE CITTA' E' A PRORPOSITO...MA NON IMPORTA...CERCA QUALCOSA DI VECCHIO, E CAMBIALO...COSI'"

ALMANNO: "MA SEI UN GENIO TESORO! POTREI INIZIARE I LAVORI PER INFILARE LA COLONNA TRAIANA NEI BUCHI DEL COLOSSEO... A OCCHIO SECONDO ME CI DOVREBBE STARE..."

MOGLIE: "MA NO AMORE MIO... FAI UNA COSA: BUTTA GIU' L'ARA PACIS, COLPISCI AL CUORE IL SIMBOLO DELLA PACIFICAZIONE DI TUTTA L'EUROPA E VEDI LE REAZIONI... COMINCIA PERO' DALLA COPERTURA E SPENDI QUALCHE MILIONE DI EURO PER UN REFERENDUM SU QUESTO TEMA FONDAMENTALE. SE I ROMANI TI SEGUONO SU QUESTO PUOI PASSARE DIRETTAMENTE ALLA MOZIONE: SPOSTIAMO IL CAMPIDOGLIO DENTRO PALAZZO VENEZIA..."

BACI GOLPISTI A TUTTI!!!!!