mercoledì, aprile 30, 2008

Beviamoci su


Cari blogghi,
lasciate che anzitutto io vi ringrazi per l'avvolgente ondata di solidarietà che ha accolto il mio post di sabato scorso.
L'effetto del Telethon sentimentale però si è infranto miseramente contro i neri fatti degli ultimi giorni. La congiuntura si incupisce vieppiù, e anche la mia vita, insieme a quella di tutti, sprofonda nel cono (o fez) d'ombra che inghiotte tutto. Ora che la tegola fascista ci è caduta sulla testa, e che nessun rimedio si offre allo sfacelo umano (antropologico) e politico di questo paese che altro non attendeva se non il revival del ventennio (ma se va bene, riusciamo a farci accreditare almeno in parte i 14 anni dal 1994 in poi), non ci sono proprio motivi per essere allegri.
Ma qualche giorno fa, dopo aver parlato con lei, la mia psico-coinquilina mi convinse a donare qualche visibilità al mio 31esimo genetliaco o della raggiunta abitazione extra domum parentum, che cade sabato e che finisce sotto il ponte (direbbero i red hot chili peppers) del primo maggio.
Invito dunque formalmente e con accoramento tutti voi blogghi (e a maggior ragione tutti coloro che si trovano entro il raccordo, che presto verrà murato, o sullo stesso meridiano di Roma, più noto come Meridiano Zero) a casa nostra per un dopocena sabato, con un orario che potrebbe collocarsi approssimativamente introno alle 21,30-22.
Baci.
P.S. durante la cena la nostra rappresentante Avon darà una dimostrazione di creme antirughe antietà effetto lifting estremo rovesciamento dell'epidermide.

lunedì, aprile 28, 2008

sabato, aprile 26, 2008

De Cintis - Fenomenologia dell'accessorio in vita a Sua Maestà, Madonna




MM MM MM MM MM M M M M M M M M

Un plauso a Flavia per la nuova etichetta "La recensione della settimana", che sperabilmente ci porterà a disquisire delle nostre scoperte culturali con una certa frequenza. Aderisco immantinente all'iniziativa, con un argomento che a molti di voi apparirà irrilevante, ma che personalmente giudico di vitale importanza. Ieri ha finalmente visto la luce il nuovo album di Madonna, Hard Candy. In quanto addetto ai lavori, il sottoscritto ne ha già goduto in Sala Parto (leggi: magazzino) e ha già avuto modo di apprezzarne la smagliante urban production che a molti farà storcere il naso. Io invece sguazzo nella torrenziale varietà di suoni e promuovo, dimenando i fianchi, l'azzardata scelta di Mrs Ritchie di affidarsi completamente alla triade Timbaland - Timberlake - Williams. Ma non è della musica in sè che volevo parlare. La copertina dell'album mostra una wrestler un po' tamarra che si sistema al polso la fascia nera da combattente, con la faccia sguaiata e le gambe sguaiatamente larghe. Quel che salta agli occhi è il vistoso cinturone da regina del ring, con la M che spicca al centro. Ma l'occhio attento e vigile del fan scorge, ai lati della M, il simbolo del dollaro. Sotto la M, la scritta M-Dolla, ripresa nell'anellone antipanico della mano sinistra (arma contundente ai limiti del lecito in una gara di wrestling, ma evidentemente lasciata in dotazione alla guerriera che ora compie 50 anni e abbisogna di una marcia in più). La M-Dolla si dichiara così Bambola, al contempo negandosi come tale: provate a chiamarla "Bambola" e vi ritroverete una contusione al volto che più o meno apparirebbe come "allod-M". Insomma, il quasi ossimoro "Hard" e "Candy" del titolo è così iconizzato, ancor di più considerando che l'amazzone bi-tetta svetta su uno sfondo lollipop biancorosa. E ora veniamo al pezzo forte: sopra la M è presente un ulteriore messaggio, che recita: "Give it to me". Evidente il richiamo alla terza traccia dell'album, nonché prossimo singolo, un quasi-ska che ci farà sudare in pista quest'estate; altrettanto evidente il richiamo prepotentemente sessuale, nonostante la dichiarazione dell'artista, che lo traduce come "Fammi vedere chi sei, fatti sotto". Insomma, in ogni caso un messaggio intimidatorio: chiediamo a un etero se glielo darebbe, a un tipino così conciato, o se non avrebbe piuttosto paura di un'amputazione genitale ancor prima dell'amplesso... neanche un masochista le si accosterebbe voglioso. Insomma, maneggiare con cura. Il messaggio latente è evidentemente "Se lo voglio me lo prendo, non provare a fare la prima mossa che ti spacco la faccia". Ci aggiungerei anche "verme".
Il Fan Devoto, dopo queste considerazioni, procederà senz'altro a un raffronto con un'altra copertina, quella di "Like a Virgin", 1984. Lì la cintura in vita alla Vergine e Sposa recitava "Boy Toy", come ormai anche i sassi sanno. Un giocattolo apparente, però: la simpatica ragazzotta di provincia si dichiarava "COME una vergine", di certo non tale. Chiaro era il messaggio latente: io gioco a fare la bambina ingenua e sprovveduta, ti fingi di crederci, ma sappi che tutto questo avrà un prezzo. E il tempo ci ha confermato la bontà del gioco, di cui la NonVergine non è affatto rimasta vittima, come sarebbe parso probabile a un funesto preconizzatore dei primi anni Ottanta. Il gioco l'ha portata a occupare un Trono, oggi dissimulato da sgabello all'angolo del ring; l'ha resa campionessa della Pop Culture, come appunto testimoniato dalla cintura 2008, placcata in oro e $; ha reso molti di noi succubi e proni ai suoi voleri, e ben felici di esserlo.
E allora crogioliamoci nella devozione per Lei, mentre ci risuonano nelle orecchie le domande dell'ultimo brano di "Hard Candy", "Voices": "Who is the Master, and who is the Slave"?

Ma secondo voi posso richiedere una borsa di studio all'Istituto Warburg con un saggio più approfondito sull'argomento?

Lo sciagurato si volse

Lo ammetto: avevo un grazioso parasole quell'estate a Leamington Spa, quando parlavo con Flavia in un tiepido pomeriggio estivo, comodamente sbracati sull'erba... ma da oggi do l'addio al mondo e ai suoi vani piaceri (addio ombrellini colorati!), per ritirarmi nella pace del chiostro ove spero trovar pietà, non che perdono.
La serata di ieri è stata funestata da un evento ridicolo, ovviamente per me traumatico, che vi racconto stringatamente perché la mia scelta monacale non vi sembri improvvisa e immotivata.

Antefatto: cena la scorsa settimana, con amici e amici loro nel mio ridente quartiere. Nel mazzo degli amici di ricompare un tale **** già comparso in passato, che un piercing sul sopracciglio e altre cose qua e là mi convincono essere gay, nonostante un'apparenza piuttosto maschile (carino).
A fine serata il tipo mi chiede di fargli sapere se vado a ballare (Circolo o Mucca) - come non si sa, e infatti mi chiede di scambiare il cellulare.
Come chiunque, credo, ho pensato che il tipo provasse un qualche tipo di (inspiegabile? fin troppo spiegabile???) di interesse per me - ERGO, lasciati trascorrere i giorni di rito per far sì che tutto sembrasse casuale, mercoledì pomeriggio mando un sms per sapere se è interessato a venerdì per ballare.
Il tipo risponde entusiasta che andrebbe volentieri al Circolo degli Artisti, e io abbozzo, anche per la curiosità di rivedere quel monolocale soffocante dopo anni di (giustificato) abbandono.
(In tutto questo, Gino, tu eri stato convocato e poi lentamente ho lasciato sfumare i contorni della serata, mi perdonerai?).
Arriviamo a ieri sera: finalmente e senza intoppi ieri sera ci rechiamo al Circolo. La serata è la solita lagna, musica scelta apposta perché non sia ballabile e perché la gente stia nel giardinetto a farsi i fatti suoi, e se possibile infrattarsi. La mia adesione al partito di Muccassassina è sempre più profondamente motivata.
Il tipo si dimostra meno loquace della volta prima ma vabbe'. Ha una curiosa propensione per uscire ogni due secondi da un ingresso e rientrare dall'altro fumando una sigaretta in dieci secondi (altro che 4 minuti...). MA VABBE'.
A un certo punto la situazione si stabilizza con noi che appoggiati alla parete (giacché di ballare non sene parla proprio, che palle) e commentiamo gli exploits degli amici di Maria in pectore.
E in una pausa tra questi commenti succede l'imprevedibile. Un quarantenne piuttosto sfigato si avvicina al tipo e si presenta. Lui si volge e comincia una conversazione fitta fitta. Il tempo di distogliere lo sguardo e un momento dopo li vedo baciarsi travolti dalla passione. EMBE'?
La mia situazione è meno amena: un nerd con gli occhiali è appiccicato davanti a me a passare in rivista la sala, e uno spilungone orrendo mi si piazza di lato. Incazzato, e prossimo a soffocare!!! Faccio uno sprint olimpionico verso il centro sala, cerco qualcuno da rimorchiare, ma solo con una forzosa adaequatio potrei risolvermi a puntarne uno.
Provo a ballare. Prendo e mene vado, perché incontrare gli amanti fatali sarebbe un colpo fatale al mio amor proprio. Solo un'ora dopo (4,30) riesco a smettere di camminare e a dirigermi al mio letto, ma prima di coricarmi leggo il messaggio di **** delle 4,05: "Ti ho cercato alla fine sono andato via. Spero tu non sia rimasto male per l'accaduto".

Ma ormai ho già deciso il corso della mia vita. Oggi, o al più tardi domani, entrare

a) in un convento di clausura, dove passare il resto della mia vita a fare marmellate o a distillare grappe o elisir,

b) nei gesuiti, dove diventerei un prete reazionario (del tipo: rompere le palle non solo ai gay, ma anche agli etero, predicando la castità per tutti, iuxta Evangelium); brigando un po', con questa politica potrei diventare un papa più arcigno e odioso di questo, rovinare la vita a tutti gli italiani, far sì che l'AIDS decimi la popolazione del terzo mondo. Tutto per l'ennesimo stronzo cafone.
Ma c'è una svolta. Mi renderei conto, alla fine del pontificato, che in effetti ho un po' sgravato. Con la mano e la voce tremante potrei pronunciare un angelus a sorpresa dicendo: ho capito che ho sbagliato, etero e gay accoppiatevi a fantasia, all'uscita della messa vi faccio trovare il distributore dei preservativi, dei lubrificanti e degli anelli vibranti. La sera di capodanno facciamo una festa con i travestiti per tutti gli anziani e in sacrestia ci mettiamo la dark room.
Potrei così essere protagonista di una svolta epocale nella storia della Chiesa stessa. Ovviamente sarei tolto di mezzo la sera stessa, ma ormai il danno sarebbe fatto.
Tutto per uno stronzo cafone e approfittatore.

P.S. che per inciso ha telefonato: ma non mi basta il cuore a raccontarvelo. vado a provare il velo, e a cercarmi un Egidio.
Mi offro come padre spirituale di giovani omosessuali repressi dalla famiglia.
Assicuro massima discrezione & estremo rigore
Astenersi perditempo.

venerdì, aprile 25, 2008

C'era tutta la Leamington che conta...



Ah! Quanta mondanità qui, che neanche ve la sognate...
Ebbene, nello scenario da sogno dei Jephson's Gardens - che Max ricorderà, è dove ci siamo spaparacchiati nell'erba dopo aver preso il the alle Royal Pump Rooms! io avevo un delizioso parasole! o era Max che ce l'aveva?? - ma, sto divagando, insomma ai Jephson's gardens ieri sera è avvenuta una esclusivissima proiezione dell'indimenticabile capolavoro di Michelangelo Antonioni "Blow-up". Gasperettina vostra non poteva certo esimersi, ovunque vi siano pretenziosi film di cineasti europei e vino bianco, ella è presente!

Certo, rivederlo ad eoni di distanza da quando "L'Unità" lo distribuiva in videocassetta e io, allora giovane suffragetta idealista, lo vidi è stato quanto meno strano...Avevo pochi, confusi ricordi - la famosa copula con macchina fotografica della locandina, la partita di tennis dei mimi senza palla e racchetta - e la sensazione che il protagonista, fotografo mod della swinging London dei bei tempi andati, fosse assolutamente insopportabile. In questo si rivela l'Antonioni fine psicologo: tutti i fotografi che abbia mai conosciuto sono effettivamente così: insopportabili. Come i calciatori non dovrebbero parlare mai.

Il film, temo, risente moltissimo delle evoluzioni successive del racconto cinematografico più recente...nel senso che oggi mi appare di una lentezza esasperante che ucciderebbe, a colpi di divagazioni estemporanee e finte svolte narrative che non conducono a niente, qualsiasi giovane esponente della MTV generation...

ora che la vedo in questi termini quasi lo rivaluto.

martedì, aprile 22, 2008

Death in Leamington





She died in the upstairs bedroom
By the light of the ev’ning star
That shone through the plate glass window
From over Leamington Spa
Beside her the lonely crochet
Lay patiently and unstirred,
But the fingers that would have work’d it
Were dead as the spoken word.
And Nurse came in with the tea-things
Breast high ‘mid the stands and chairs-
But Nurse was alone with her own little soul,
And the things were alone with theirs.
She bolted the big round window,
She let the blinds unroll,
She set a match to the mantle,
She covered the fire with coal.
And “Tea!” she said in a tiny voice
“Wake up! It’s nearly five”
Oh! Chintzy, chintzy cheeriness,
Half dead and half alive.
Do you know that the stucco is peeling?
Do you know that the heart will stop?
From those yellow Italianate arches
Do you hear the plaster drop?
Nurse looked at the silent bedstead,
At the gray, decaying face,
As the calm of a Leamington ev’ning
Drifted into the place.
She moved the table of bottles
Away from the bed to the wall;
And tiptoeing gently over the stairs
Turned down the gas in the hall.

J.Betjeman



Chissà come mai non vi avevo ancora fatto partecipi di questa "gemma" dell'inghilterra che fu. Ebbene, una delle (non moltissime) cose per cui Leamington Spa è famosa è proprio questa poesia, scritta dal poeta laureato John Betjeman agli esordi della sua carriera. Un uomo di cui, a quanto pare, è stato osservato:

Depression was for him what daffodils were for Wordsworth

impagabile.

domenica, aprile 20, 2008

Enciclo-Pédé

Sere fa si disquisiva amabilmente di cantanti ormai scomparsi dalle scene, come le carampane di Belleville ma - nel nostro caso - con grande sconforto dei loro sostenitori. Come è ovvio, nel mucchio si sono infilati anche cantanti non particolarmente dotati dal punto di vista musicale eppure - misteriosamente - rimasti ben impressi nelle fantasie di tutti. In quest'ultima categoria rientrava un enigmatico figuro, di cui io conservavo vaghi ricordi che proposi ai miei interlocuturi con parole degne della Pizia:

" Festivalbar ... Occhi azzurrissimi ... Maglietta tutta bucherellata ... Gran bel ragazzo ... "

Il mio ruolo di oracolo mi impediva di ricordare nome o titolo della sua canzone e tutto sarebbe stato vano se - con gli occhi lucidi e un repentino guizzo -Max non ci avesse offerto la chiave dell'arcano: "Cantava Strange World!"

Per rinfrescare le vostre memorie (non quella di Max, cui spetta la Gloria dell'Agnizione) vi posto un video che renderà lapalissiani i motivi del ricordo.



PS: Per coloro che - affranti - si chiedano che fine abbia fatto, non temete: sembra che si mantenga facendo il modello.

PPS: Dopo un'attenta analisi, mi sembra che gli occhi non siano affatto "azzurrissimi", ma - a essere buoni - verdognoli... Devo aver confuso il colore degli occhi con quello dell'elastico del suo intimo...

mercoledì, aprile 16, 2008

SANDRA PORTAMI AL MARE!!!!

Che dire? far passare la sbornia della botta? lasciarsi cadere fino a sentire il tonfo sul pavimento di un altro universo? guardare a brutto muso ogni giorno almeno 6 pesone su 10 perchè tra di loro sicuramente c'è qualcuno che ha votato Silvio?
IO DICO NO!
DA OGGI, GIORNO DEL MIO ULTIMO COMPLEANNO NELLA DECA DEI 20, TORNERO' A FARE POLITICA ATTIVA. NON IMPORTA QUANTO MI SENTIRO' SPORCO DENTRO. MA LA SINISTRA NON HA PIU' NESSUN RAPPRESENTANTE IN PARLAMENTO, NON PUO' CHE RIFARE TUTTO DA CAPO E AFFRONTARE QUESTIONI SULLA PROPRIA NATURA, SULLA RAGIONE STESSA DI ESISTERE. E' UNA BATTAGLIA PERSA QUASI SICURAMENTE. DA DOMANI LAVORERO' SU QUEL QUASI.
5 ANNI NON PASSANO IN FRETTA. MA DI SICURO PASSERANNO.
UN BACIO A TUTTI I BLOGGATI PIDDATI E NON!!!!!

martedì, aprile 15, 2008

L'ITALIA NON VOTA LA TRIPPA

VOTANTONIO VOTANTONIO VOTANTONIO VOTANTONIO VOTANTONIO


Stavolta più che mai la buca è profonda e cupissima.

lunedì, aprile 14, 2008

"La luna nera!"

(Chissà cosa avrà da ridere...)

domenica, aprile 13, 2008

La Prostituta del Seggio




Conformemente al tenore del mio prossimo anno secondo la D.M. (Divinazione Mereghetti), ho ritenuto opportuno iniziare (o, meglio, continuare) la mia gloriosa Vita Battona direttamente in questa fatidica giornata elettorale. Mentre ero in fila stringendo la carta d'identità e la timbratissima tessera elettorale, testimone del mio caparbio e inguaribile ottimismo nelle istituzioni in questi pochi anni di maggiore età, scrupoli di coscienza e biechi calcoli si sono combattuti nella mia testa, fino a farmi prendere la fatidica decisione: "Diamola un po' a tutti".
Sono così stato capace di votare tre e dico tre partiti differenti.
Di seguito l'ammissione dettagliata delle mie colpe:
camera: PD. Turiamoci il naso e cerchiamo di sbarrare la strada allo Statista Cuscinetto.
senato: idem come sopra.
provincia: un po' d'arcobaleno non disperde il voto in questo caso, e mi fa stare un po' meglio.
circoscrizione: idem.
comune: va' dove ti porta il cuore, proprio. rutelli, nun je la fo. sorpresa, c'è grillini; ma posso votà socialista? no... infine, emerge il ricordo di elisa, incontrata l'ultima volta al concerto di tori amos, e perciò viva nella mia memoria come spirito affine. visto che si può dare una preferenza, la accordo a lei, e di conseguenza all'improponibile candidato sindaco mio coetaneo. forza elisa, viva l'incoerenza (mia), incrociamo le dita, e domani ci sentiamo per essere a distanza partecipe della vostra election alcohol night oltugheter. sempre che la serata di x factor non sia così elettrizzante da farmi dimenticare di vivere in un paese a rischio. vogliatemi bene così, frivola e inconcludente come sempre son stato. baciovi.

sabato, aprile 05, 2008

Altra conferma...

Ho provato anche l'altro test, quello postato da Flavia...
E anche qui mi sbatte vicino a Boselli.
Ma almeno sembra più lontano dal PdL :-)




venerdì, aprile 04, 2008

Che trova conferma..

La scoperta dell'acqua calda...


Salvo!!!

Fiuuuuuuuu





sospiro di sollievo... io avevo fatto un altro test, ben più insidioso e ingannevole, con domande ambigue... o sarà che mi sono fatto condizionare dalla tribuna politica di stasera, con ferrando che inneggiava alla rivoluzione mentre giravo il mio anarchico purè?

giovedì, aprile 03, 2008

Dove stiamo andando

Ho provato anche io il test per sapere "dove" fossi finito politicamente...



Ho scoperto di essere ancora laico, malgrado ormai una certa consuetudine coi Santi, ma di essere sempre più conservatore... Quando vi dirò che ho intenzione di votare fascista, giustificandomi dicendo che quando c'era Lui, i treni arrivavano in orario e si stava meglio quando si stava peggio, vi prego: sparatemi.

martedì, aprile 01, 2008

MAL COMUNE MEZZO GAUDIO?!!???!!!

ANNUNCIAZIONE! ANNUNCIAZIONE!!!
lancio una proposta di visione comunitaria dei risultati elettorali... l'invito è rivolto a tutti i bloggari che vorranno e potranno...
saranno offerti superalcolici per sopportare il nuovo che avanza!!!
e che dio ce la mandi buona!!!

un bacio a tutti!!!