Lo ammetto: avevo un grazioso parasole quell'estate a Leamington Spa, quando parlavo con Flavia in un tiepido pomeriggio estivo, comodamente sbracati sull'erba... ma da oggi do l'addio al mondo e ai suoi vani piaceri (addio ombrellini colorati!), per ritirarmi nella pace del chiostro ove spero trovar pietà, non che perdono.
La serata di ieri è stata funestata da un evento ridicolo, ovviamente per me traumatico, che vi racconto stringatamente perché la mia scelta monacale non vi sembri improvvisa e immotivata.
Antefatto: cena la scorsa settimana, con amici e amici loro nel mio ridente quartiere. Nel mazzo degli amici di ricompare un tale **** già comparso in passato, che un piercing sul sopracciglio e altre cose qua e là mi convincono essere gay, nonostante un'apparenza piuttosto maschile (carino).
A fine serata il tipo mi chiede di fargli sapere se vado a ballare (Circolo o Mucca) - come non si sa, e infatti mi chiede di scambiare il cellulare.
Come chiunque, credo, ho pensato che il tipo provasse un qualche tipo di (inspiegabile? fin troppo spiegabile???) di interesse per me - ERGO, lasciati trascorrere i giorni di rito per far sì che tutto sembrasse casuale, mercoledì pomeriggio mando un sms per sapere se è interessato a venerdì per ballare.
Il tipo risponde entusiasta che andrebbe volentieri al Circolo degli Artisti, e io abbozzo, anche per la curiosità di rivedere quel monolocale soffocante dopo anni di (giustificato) abbandono.
(In tutto questo, Gino, tu eri stato convocato e poi lentamente ho lasciato sfumare i contorni della serata, mi perdonerai?).
Arriviamo a ieri sera: finalmente e senza intoppi ieri sera ci rechiamo al Circolo. La serata è la solita lagna, musica scelta apposta perché non sia ballabile e perché la gente stia nel giardinetto a farsi i fatti suoi, e se possibile infrattarsi. La mia adesione al partito di Muccassassina è sempre più profondamente motivata.
Il tipo si dimostra meno loquace della volta prima ma vabbe'. Ha una curiosa propensione per uscire ogni due secondi da un ingresso e rientrare dall'altro fumando una sigaretta in dieci secondi (altro che 4 minuti...). MA VABBE'.
A un certo punto la situazione si stabilizza con noi che appoggiati alla parete (giacché di ballare non sene parla proprio, che palle) e commentiamo gli exploits degli amici di Maria in pectore.
E in una pausa tra questi commenti succede l'imprevedibile. Un quarantenne piuttosto sfigato si avvicina al tipo e si presenta. Lui si volge e comincia una conversazione fitta fitta. Il tempo di distogliere lo sguardo e un momento dopo li vedo baciarsi travolti dalla passione. EMBE'?
La mia situazione è meno amena: un nerd con gli occhiali è appiccicato davanti a me a passare in rivista la sala, e uno spilungone orrendo mi si piazza di lato. Incazzato, e prossimo a soffocare!!! Faccio uno sprint olimpionico verso il centro sala, cerco qualcuno da rimorchiare, ma solo con una forzosa adaequatio potrei risolvermi a puntarne uno.
Provo a ballare. Prendo e mene vado, perché incontrare gli amanti fatali sarebbe un colpo fatale al mio amor proprio. Solo un'ora dopo (4,30) riesco a smettere di camminare e a dirigermi al mio letto, ma prima di coricarmi leggo il messaggio di **** delle 4,05: "Ti ho cercato alla fine sono andato via. Spero tu non sia rimasto male per l'accaduto".
Ma ormai ho già deciso il corso della mia vita. Oggi, o al più tardi domani, entrare
a) in un convento di clausura, dove passare il resto della mia vita a fare marmellate o a distillare grappe o elisir,
b) nei gesuiti, dove diventerei un prete reazionario (del tipo: rompere le palle non solo ai gay, ma anche agli etero, predicando la castità per tutti, iuxta Evangelium); brigando un po', con questa politica potrei diventare un papa più arcigno e odioso di questo, rovinare la vita a tutti gli italiani, far sì che l'AIDS decimi la popolazione del terzo mondo. Tutto per l'ennesimo stronzo cafone.
Ma c'è una svolta. Mi renderei conto, alla fine del pontificato, che in effetti ho un po' sgravato. Con la mano e la voce tremante potrei pronunciare un angelus a sorpresa dicendo: ho capito che ho sbagliato, etero e gay accoppiatevi a fantasia, all'uscita della messa vi faccio trovare il distributore dei preservativi, dei lubrificanti e degli anelli vibranti. La sera di capodanno facciamo una festa con i travestiti per tutti gli anziani e in sacrestia ci mettiamo la dark room.
Potrei così essere protagonista di una svolta epocale nella storia della Chiesa stessa. Ovviamente sarei tolto di mezzo la sera stessa, ma ormai il danno sarebbe fatto.
Tutto per uno stronzo cafone e approfittatore.
P.S. che per inciso ha telefonato: ma non mi basta il cuore a raccontarvelo. vado a provare il velo, e a cercarmi un Egidio.
Mi offro come padre spirituale di giovani omosessuali repressi dalla famiglia.
Assicuro massima discrezione & estremo rigore
Astenersi perditempo.