domenica, dicembre 31, 2006

ANNO NUOVO VITA NUOVA


Cari bloggatori, ormai un po' in sciopero da feste natalizie, eccoci giunti alla fine dell'anno che come un fulmine, anche questo, se ne è andato... e che vi posso dire... non ho proprio nulla di fondamentaloe da dire se non che anche via webbatica vi mando un augurio di un 2007 coi fiocchi e anche di più...
per me si chiude un anno strano e voi tutti ci siete stati. un ringraziamento era doveroso...
buon 2007!!!

mercoledì, dicembre 20, 2006

La Spaventevole Ox-Femme

Dopo Hulk e She-Hulk, La Cosa e La Cosa-Donna, Captain Marvel e Ms. Marvel, Ant-Man e Wasp il Sorridente Stan Lee presenta.........................................La Spaventevole Ox-Femme!!!

Fulvia G., giovane aspirante ricercatrice di storia trapiantata in Inghilterra, decide di assecondare il suo candido amore per le vecchiette (da lei definite "le fonti orali della storia") e la chincaglieria diventando volontaria in un Oxfam Shop. Una notte, Fulvia G. viene inavvertitamente chiusa dentro da una delle vecchie gestrici del negozio affetta da Alzheimer galoppante.
La prolungata esposizione alle radiazioni del registratore di cassa all'uranio impoverito regalato da un agente dei servizi segreti deviati in pensione intacca la salute e il buonumore della giovane, che viene salvata solo da una trasfusione di sangue del cugino Bruce B. (alias il Terribile Ox-Man).
Da allora, ogni volta che il registratore di cassa si inceppa o una vecchia tenta di appiccare il fuoco al negozio dando fuoco alle pellicce ecologiche Fulvia G. si trasforma nella Spaventevole Ox-Femme, spietata serial-killer in grado di assumere mille aspetti grazie ai suoi travestimenti camaleontici, che stana le vecchie ultracentenarie, le seduce con la sua melliflua eloquenza e le uccide rubando loro le memorie degli anni dal 1925 al 1970.
Ox-Femme, che vuole trasformarsi in un data-base vivente della storia (ma soprattutto delle storie) contemporanea delle donne si apre a colpi di assassinii spietati una strada inesorabile verso Buckingham Palace, mentre Fulvia G. assiste impotente alla distruzione di tutto ciò in cui ha sempre creduto.
Una saga avvincente scritta da Stan Lee e disegnata da Jack Kirby.

(Scusate ma ho pensato a questo oggi sotto la doccia e volevo ad ogni costo postarlo. A stasera)

sabato, dicembre 16, 2006

:: s o n d a g g i o ::

Carissimi, ecccomi a voi in versione demoscopica per tentare di armonizzare le diverse tendenze delle vostre disponibilità e preferenze sulla Serata Natalizia 2006.

La Data.
unico giorno in cui Gino potrebbe partecipare sembra essere mercoledì 20, a quanto ho capito, o al massimo giovedì 21 sul tardi; di contro Max ricusa fermamente la data del 21 per impegni precedenti; Flavia e Jayan arrivano il 19. Date le premesse, voi che giorno preferite?


La Serata.
Le ipotesi attualmente allo studio sono due:
1) Si va tutti a mangiare fuori, e si festeggia l'approssimarsi del Santo Natale con un tripudio di grasso degno di un festino del Basso Impero;
2) Ci si vede dopo cena, e si annaffia l'approssimarsi del Santo Natale con una fantasia alcoolica degna del Basso Impero.

Vi pregherei di rispondere a questo post in modo vieppiù lacoonico, indicando le vostre preferenze o suggerimenti riguardo ai quesiti proposti. Eventuali schede bianche saranno assegnate alla maggioranza e non sarà possibile in futuro contestare tale procedimento.

ps. In caso di parità (che sarebbe davvero imbarazzante), vincerà la proposta appoggiata da me.

Baci.

mercoledì, dicembre 13, 2006

L'erba del vicino è sempre più verde(?)


Miei cari dileggiatori del genere umano,
non sarò breve, ma
so che in voi posso trovare conforto alle mie disavventure, so che solo voi, la sola "cupola" degna di questo nome rimasta in attività in questi anni di pensiero debole e politicamente corretto potete comprendere la mia rabbia per il genere umano, soprattutto se questo si manifesta sotto forma di vicino molto molto "esigente".
Ma è necessario fare qualche passo indietro per ricostruire i pezzi di questa intricata vicenda che ha smosso il mio animo e mi ha messo di fronte a tante scelte difficili.
In una domenica mattina di qualche settimana fa, la "signora" - la chiamaremo così nonostante la peluria diffusa e la stridula voce da cornacchia - del secondo piano ha pensato bene di salire i tre - sempre troppo pochi - che separano la sua "abitazione" dalla mia e ha deciso di iniziare uno show che solo i condomini sanno regalare, urlando come fosse posseduta e suonando il campanello neanche fosse la batteria di un gruppo rock di terza mano e non contenta sbatttendo vigoramente i pugni sulla porta minacciando maledizioni a ogni santo e intercalando con sempre maggiore virilità che avrebbe chiamato i carabinieri.
Dall'altra parte della porta però si trovavano 4 allegri giovinastri reduci da un sabato sera lungo che, con un'opera di autoconvincimento collettiva e telecinetica, avevano stabilito all'unanimità che tutto quel rumore non poteva certo riguardarli e che di sicuro prima o poi si sarebbe spento o confuso con l'allegro chiacchericcio saltellante dei fedeli che la domenica mattina vanno in pellegrinaggio per ascoltare qualche predica di joseph su un mistico medievale sconosciuto anche agli specialisti e che tanto ha fatto, senza che però nessuno se ne sia accorto, per la fede e la speranza del popolo cristiano. tutto questo ovviamente in latino.
ma, miei cari topi, così non è stato. la nostra giovane speranza si è scontrata con l'ostinazione di una vecchietta alta, ciuffo compreso, 65 cm in tutto e che dopo almeno mezz'ora di urla ha rotto il nostro meritato sonno.
che giacomo non scendesse era una mia convinzione più che certa nonstante capissi ben poco e che marghe o costanza prendessero in mano la situazione era solo una'altra speranza che si rivelò vana.
perciò, con piglio fiero ho indossato una maglietta di superman, sono sceso, ho tolto il chiavistello, e ho aperto la porta.
in quel preciso istante mi sono reso conto di molte verità ultime, ma, come capitò anche al Sommo Poeta, la mia memoria ha ceduto ad un oltraggio che lo stesso Sommo non avrebbe potuto tradurre in versi. se l'avesse vista avrebbe cambiato mestiere.
ma siccome io il Sommo non sono ho "deciso" di affrontarla e per farlo la prima mossa fu di chiederle di tradurre per me in italiano le sua urla senza senso.
la prima cosa che ho capito aveva a che fare con " 'so fitti de' rtom'ba ccche 'ccia e 'o rumore": pensavo che il drago-sputafuoco si riferisse al rumore che fa il filo dei panni quando qualcuno stende - perchè nel nostro condominio si sono lamentati anche per quello - e ho subito rassicurato l'anomalia genetica che avevo poco tempo prima messo dell'olio sulla rotella del filo, ma a quel punto sono stato aggredito " 'ma lo lo lo 'a mia finistri o 'lio tuttu'i iorni 'l vitri che ungi i vitri miii dall'ari che ja v'o dittu , ma ii chiam'i'igili 'mo ".
la "signora" si stava lamentando dello sgocciolio di uno dei nostri condizionatori che era rimasto accidentalmente acceso... (quello di giacomo ovviamente...) e dopo la mia prima risposta era convinta che dai nostri "arii" colasse olio sulla sua finestra da circa 10 ore.
Capito questo mi sono scusato - un po' anche per paura - con l'essere vischioso che avevo di fronte e l'ho rirassicurata che, avrei fatto spengere subito quello che lei chiamava " l'arii ".
Ma la cosa voleva la rissa e proprio mentre stavamo per contare i fatali dieci passi prima del colpo nella magnaum 54 è arrivata Marghe.
o meglio, è arrivata Marghe appena sveglia, vestita anche lei in modo imbarazzante che si è trovata di fronte superman in piena lotta con un mostro giunto da un altro pianeta che aveva osato interrompere il suo sacro sonno. le sue parole vanno riportate per intero. relata refero: "Tu zitta e tu zitto, e lei che ci fa qui che io stavo dormendo?"
la cosa se l'è presa anche perchè nella guerra aprire due fronti, si sa, è l'inizio della fine e ha preso la via della fuga verso l'ascensore minacciando ancora l'arrivo dei 'igili, ma Marghe a quel punto deve essersi sentita estromessa e ha richiamato il gremlin all'ordine "signora torni subito qui, non è che se ne può andare mentre IO sto parlando!!!!".
dopo qualche altra battuta la scena si è chiusa dietro le porte dell'ascensore che ha riportato il t-rex nella sua tana, ma come un imprevisto effetto domino alcune signore si sono affacciate alla finestra per fare le loro dichiarazioni e alle nuove urla si è unita anche attila e allora mi sono affacciato pure io e ho urlato le mie ragioni, ma la signora del terzo piano mi ha accusato -sigh! - di aver "aggredito" ivan drago e che per questo avevo certamente torto comunque. io mi sono limitato a spiegare alla signora che poteva anche farsi i beneamati cazzi suoi e che "quando l'aggrdirò se ne accorgerà sicuramente" e le ho spiegato che non poteva interrompere la signora francese di fronte che mi stava dando ragione...e così fino all'esaurimento della voglia di litigare.
dopo un po' di tempo e qualche altro battibecco nei giorni successivi di cui potete fare a meno perchè da questi ho imparato ben poco sono giunti gli uomini degli "arii" per rimediare al problema: inserire un tubo di 52 metri nell'arii e farlo arrivare sotto i vitri della madre di dracula per evitare lo scontro fra sgocciolio nostro e porta dell'inferno.
detto fatto direte voi, ma non è andata così.
gli uomini dell'arii hanno sistemato il tubo, ma avevano bisogno di fissarlo e farlo scorrere da una finestra sotto la mia...diciamo all'altezza del SECONDO PIANO!!!
con una mano sul cuore e una non vi dico dove sono sceso, ho suonato delicamente al campanellum mortalis e ho sentito "i'si?" , "sono l'inquilino del quinto piano avrei bisogno della sua finestra"
E lei ha aperto la porta. ho visto tutto, tutto quello che sarebbe troppo lungo riferire: cose varie trasportate dalle tombe micenee ed egiziane, materiale rinvenuto a mururoa dopo l'esplosione, oggetti metallici appesi alle pareti insieme a trofei di caccia risalenti all'epoca di re Artù... e ho VISTO IL KARAOKE DEL PICCOLO VALERIO....
scioccato per le troppe emozioni ho chiesto alla lillipuziana transgenica dove si trovasse la finestra e lei "'ni vidi...'sti è ma chi 'na vidi?" la finestra era nascosta da un albero di natale satanico e da una quantità immane di carta pesta marrone che faceva le veci di quello che forse fu un presepe. ho preso il coraggio a due mani e dopo uno sguardo di comprensione dell'uomo degli arii ho spostato tutto: divano,albero e presepe, "ma 'sta ttent'e 'o rumpi e po'ii che fa'"
l'uomo ha fatto quello che doveva fare e ho deto testualmente a belzebù "noi andiamo su fissiamo l'altro tubo e poi torniamo per fissare tutto". "'ì, m'apprest'i e'fa 'a spisi pii pupi.vo'fat'io v'ispittu 'ca finimmu".
salgo, gli uomini dell'arii fanno quello che devono fare e uno di loro, 180 Kg senza ciuffo pure lui, resta attaccato al tubo pericolante in attesa che il suo fido aiutante (cla gino carlo e max avreste apprezzato la robusta scorza giunta dall'est) andasse nel girone dei nani sfigurati a fissare il tubo...ma c'è un problema... torna subito su e dice che il formichiere zoppo non apre. "non avrà sentito" dico io, e scendo con lui...
elephant man non c'è e, questo non è uno scherzo, per un'ora e mezza c'è stato un uomo a casa mia attaccato al motore del condizionatore con un braccio sotto il motore per tenere il tubo mentre un altro uomo dell'arii lo teneva per i pantaloni. tutto questo a soli 52 metri da terra.
rosso di vergogna per la situazione inizio la mia personale "maratona delle scale" alla ricerca di qualche essere umano che possa avere le chiavi della stanza degli orrori...ma non c'è quasi nessuno e i pochi che aprono la porta mi guardano e mi chiedono se sono nuovo...ma il capo della scala appena rientrato dalla sua solita passeggiata a borgo mi guarda sconsolato e mi consiglia di andare dall'amministratore - palazzo di fronte - "chè lui forse cellà...ma nooo so...tupprova ar massimo 'n ce 'sta".
corro come una gazzella fino al palazzo di fronte e dopo essere stato congelato dalla temperatura per la prima volta in quest'anno gelida suono all'amministratore e una voce di donna, flebile, invece di rispodere "chi è" come tutti gli esseri normali della terra, mi dice "è tardi,sali su che finiamo e poi andiamo da rosaria".
a quel punto incuriosito salgo e mi trovo di fronte una matrona della roma repubblicana che mi guarda come se fossi un alieno, le comunico il problema e lei mi risponde "mio marito non c'è...oggi è lunedì". stavo quasi per chiederle un chiarimento, ma non avevo tempo per cui sono sceso e ha attraversato la strada, ma al portone mi sono reso conto di non aver preso le chiavi oltre al barile di nitroglicerina per far saltare il covo di al qaeda e suono agli uomini degli arii che rispondono e chiedono pure "chi è", e in più rispondo "io"...
salgo e trovo l'uomo a mezz'aria un po' infastidito e continuo a scusarmi quando al terzo piano si apre una finestra e sapete chi è? quella che aveva detto che io avevo aggredito la signora e che era a casa da ore, ma non aveva voglia di aprire perchè satava facendo "le faccende"...e l'uomo appeso mi dice che dal terzo piano possono anche farcela...ma in quel momento arriva anche il piccolo errore di natura e gli uomini dell'arii riescono a finire il lavoro.
ma a quel punto scendo al secondo piano e avverto sauron che lei farà anche paura, ma che la prossima volta che mi rivolgerà la parola anche solo per dire buongiorno mi tapperò il naso e la morderò così forte alla gola da strapparle la testa...e mi ha detto di sì con l'occhio un po' spaventato. ma non mi bastava e le ho fatto la scena di "qualcosa è cambiato" "neanche se dovesse sentire un tonfo e dopo 2 settimane una puzza di cadavere..." - era un mio sogno - e inoltre la mia battaglia l'avevo vinta.
e l'avevo vinta la prima volta che sono andato a casa sua...qualcuno da quella volta ha più sentito gli ululati del karaoke del piccolo valerio? nooo???
chissà perchè?
baci satanici!!

killex

martedì, dicembre 12, 2006

la retour


so' tturnato!
e, spero allietati da questa bucolica immagine che tanto mi ricorda l'agro che lasciai e che presto rivedrò, riflettete e fatemi sapere come e quando ci vediamo...
baci

Nuove e inquietanti metamorfosi


Topi adorati, stringetevi idealmente a me in commosso cordoglio...domani tornerò a calcare le scene del W.legal training e a rilasciare nuove testimonianze giurate, ma niente piume di struzzo per me, niente applausi a scena aperta...solo un misero canovaccio e, se mi va bene, il cestino della pausa pranzo. Questa volta sarò Peter W., professione camionista in una ditta di sfasciacarrozze! E per giunta azzoppato da un incidente sul lavoro! Ah....Geena! Quale conforto sarebbe ora poter attingere alla fonte della tua lunga esperienza di soubrette a tutto campo, anche se, mi pare, interpretare manovali e uomini di fatica non fosse parte del tuo vasto repertorio. Per lo meno, tornano inaspettatamente utili le tante riunioni politiche presenziate presso il "Il Buon Pastore", dei veri "case studies" per la prova che mi aspetta domani....Vi bacio, adorati...devo imparare a memoria le mie nuove generalità e procurarmi un calendario di Pamela Anderson...

martedì, dicembre 05, 2006

Il giorno in cui Flavia G. andò all'Oxfam...


Cari topi!
Ecco a voi il post tanto atteso sulle mio nuove tribolazioni di intrepida
suffragetta...strano che Claudio non abbia già sottolineato il fatto che, come al solito, non ho resistito alla tentazione di buttarmi alla ricerca del "disagio". Mio padre ovviamente non si è fatto scappare l'occasione e ha rispolverato uno dei suoi marchi di fabbrica:
Dove c'è il disagio, Flavia è presente!
.
Questa volta però le mie motivazioni erano meno nobili del solito: conscia di dovermi ributtare anche io nel turpe mondo del commercio al dettaglio nel quale già patiscono Gino e Fab e che già anni addietro mi ebbe prigioniera ho pensato che meglio fosse fare prima un po'di pratica; soprattutto, mi premeva riconciliarmi con la bestia nera di tutti noi accademici-commessi-prezzolati: il registratore di cassa. Sono passati vari anno da quando dovetti fronteggiare a mani nude l'orrenda ciber-creatura del demonio e ricordo che già all'epoca essa mi rendeva molto nervosa, forse perchè da Mel al minimo errore, dalla contabilità usavano scendere in volo uno stormo di scimmie alate che, sollevandoti tra i loro artigli, in breve facevano scempio di te con le fauci belluine, innaffiando delle tue misere interiora il pubblico in estasi. All'Oxfam non fanno così... All'Oxfam sono buoni! All'Oxfam tollerano ogni forma di condotta scellerata nei confronti della cassa ad eccezione dell'incendio doloso. Soprattutto, all'Oxfam sono VECCHI, per cui se gli dici che hai fatto un errore, dopo 5 minuti già non se lo ricordano più! E questo mi riporta al nocciolo del racconto (tutto ciò che ho scritto prima era solo una breve introduzione doverosa): Il mio battesimo del fuoco alla guida della cassa (ok, il mio secondo battesimo, la mia prima comunione?) avvenne, sfortunatamente, una mattina in cui, assente il manager del negozio, era al timone una volontaria un po' anziana, che chiameremo Beryl la rincoglionita. Costei, affetta da quei momenti di stordimento e confusione che talvolta affliggono le persone anziane, i "diversamente giovani" diciamo, ebbe una sorta di crisi, anzi 2. La crisi numero 1 la ebbe cercando di aprire il negozio da dentro con la chiave, operazione che non le riuscì ma, invece di segnalarmi il problema come sarebbe naturale fare decise di fare la vaga. Ci siamo accorti della situazione solo quando i clienti fuori hanno cominciato a tempestare di pugni la vetrina...La crisi numero 2 occorse proprio con il suddetto registratore di cassa, che B. fece misteriosamente inchiodare, tentò poi maldestramente di resettarla infine presa dal panico la lasciò lì gemente, uscì dal negozio e sparì per 2 ore. Io ed un'altra volontaria poco esperta furono lasciate a fronteggiare la cassa oltraggiata e i malumori della clientela...aaah..momenti indimenticabii....

lunedì, dicembre 04, 2006

Come, prendendo un Taxy e un cappuccino al Bar, un giovane apprese molte Lezioni di Vita.


Un Taxy e un Bar (mirabilmente sintetizzati nell'immagine a fianco) possono essere luoghi degni di essere paragonati alla piazza socratica, ai viali aristotelici o al portico di Zenone.
Ma è meglio che la storia la si cominci dal principio...
Stamattina avrei dovuto recarmi in via delle Fornaci alle 10, il che comportava un minimo sforzo da parte mia e del mio mezzo. Ma la mano beffarda del fato si è accoppiata con le mani incompetenti di un meccanico e delle segreterie universitarie, trasformando un'allegra gita in un viaggio di (d)istruzione: il mio (quasi ex) scooter ha deciso di non partire (fortunatamente sin da sabato pomeriggio) e l'università ha deciso di non permettermi di stampare da casa il bollettino di pagamento (il quale andava fatto entro domani; per inciso, l'autorizzazione a pagare è stata data solo tre giorni fa...).
Pertanto stamane, dopo aver campeggiato di fronte alle segreterie sin dall'alba, per essere il primo, ho preso un Taxi per giungere in orario al mio appuntamento. La sorte ha voluto che una zingarella tentasse di impietosire l'anziano conducente fermo ad un semaforo di piazza dei Cinquecento... Mal me ne incolse: il resto del tragitto ho ascoltato una lunga dissertazione sul passato da emigrante del signore, "che però io lavoravo, eh!, Mica come questi, che vengono e non si adeguano alla nostra civiltà e levano i crocefissi dalle scuole..." e sulla storia delle migrazioni degli Zingari in Italia, "che Tito, quello della Jugoslavia [e io che pensavo si riferisse all'Imperatore... ], quelli criminali che erano condannati a 20, 30 anni ci diceva: o vai a fare il nomade o stai in galera. E quelli si sono presi tutti il passaporto da nomade [?] e sono venuti..."
Nei rari momenti di silenzio, probabilmente causati da necessità respiratorie, cercavo di introdurre dei distinguo, ma inesorabilmente la voce robotica del radiotaxi copriva i miei tentativi, gracchiando indirizzi e sigle. Alla fine della corsa sono lestamente sceso e - per riprendermi - ho deciso di prendere un cappuccino, dato che avevo un po' di anticipo.
Il Bar era quasi vuoto e lo divenne totalmente allorché la mia comanda fu pronta; il Barista, romano verace, stava nel frattempo parlando al suo aiutante e in quel momento disse che la moglie lasciandolo aveva firmato una carta in cui rinunciava a tutto e che per questo riteneva di essere stato molto fortunato in vita sua. Io che stavo sorseggaindo il mio cappuccino, sventurato, abbozzai un sorriso di circostanza. Questo cenno di umana simpatia, offerto nel momento sbagliato, fu pagato a caro prezzo: prendendomi come suo discepolo, il Sor A. (il nome me lo ha detto alla fine del suo sermone, invitandomi a passare di nuovo a trovarlo, poiché sono un giovane tanto simpatico... Evidentemente da svenuto risulto simpatico... Ma anche giovane!) ha cominciato a narrare di prodezze sessuali con la sua nuova compagna [probabilmente tre volte campionessa mondiale di pelo sullo stomaco], parlare di Donne (in senso generale), di come siano crudeli e della loro "ferita" (termine che non udivo da alcuni anni e che ha causato il blocco delle mie funzioni primarie, da cui lo svenimento in piedi e lo stato catatonico). Ogni tanto cercava la mia apporvazione su argomenti che ricordo vagamente dal sussidiario delle elementari o da alcune lezioni di scienze, ma che non mi hanno mai interessato a fondo, dal momento che solitamente mi concentravo sulla pagina seguente (o precedente, a seconda dell'umore dell'autore/autrice): approvazione che non potevo dare (essendo ormai da tempo incosciente) ma neppure negare (esendo incosciente e perdipiù impreparato), cosicché detta approvazione era data per scontata e si proseguiva verso nuovi lidi sempre più imbarazzanti.
Ma il vertice del suo discorso, che mi ha risvegliato dallo stato penoso in cui ero caduto, è stata la sua affermazione che "in fondo è'n tajo, come 'na ferita appunto, e io so' puro impressionabile ar sangue... Eccosì dopo che ho fatto roba me ne vado in bagno, che ma fa un po' senzo!": passerò per maschilista, ma ho potuto mormorare un "già" in certo modo partecipativo, che mi ha permesso di tornare in me e rapidamente pagare ed uscire.
Mentre mi avviavo finalmente alla mia meta, ripensavo a questi incontri: insomma, mi chiedo, ma che tipo di Karma ho avuto oggi? Non sarà troppo per una giornata sola? Ma io me lo merito?
Poi ho avuto l'illuminazione: tutto questo è stato un Segnale! Dopo un periodo di alti e bassi, in cui i bassi (come nel villaggio dei Puffi) erano la maggioranza, questo è per me il cartello su cui leggo "Congratulazioni! Voi siete al Fondo"... Dunque ora affronterò il domani senza paura che possa in alcun modo peggiorare!
Baci a tutti,
Clovindha

domenica, dicembre 03, 2006

Stanche Muse

Miei Cari,
avendo ormai raschiato il barile dei punti principessa (ma avendo totalizzato un buon quoziente, spero, di quelli dottoranda sgobbona) mi decido a scrivere un post interlocutorio (ovvero vacuo come un discorso di Berlusconi a San Giovanni) ma verboso dopo che, tornato da Bologna dove non licuit controllare la posta e il blog per mancanza di tempo, mi ritrovai sommerso dai vostri allegri cicalecci.
Anzitutto vi tranquillizzo sullo stato delle mie rotule e articolazioni varie, dopo che già Fabrizio ebbe modo di malignare sulla mia età in un sms notturno la cui esistenza preferisco dimenticare... Ebbene, le nuove articolazioni in ceramica e vetroresina hanno resistito all'ascolto ballonzolante del concerto e alla potenza spropositata della musica dei Muse [paronomasia], anche perché, almeno intorno a me, nessuno, con mio disappunto, pogava, benché alcune squinzie (o squinsie, visto che si era a Casalecchio) si avvitassero sui loro bacini quali serpenti usciti dalla cesta al suono del flauto dell'incantatore sbattendo alternativamente spalle-seni-fondoschiena-piedi su di me, minando seriamente la mia stabilità. fisica e mentale.
Accanto a me si trovava un biondo da excessus mentis, se mi è concessa l'analogia, ma che, algido e immobile mentre tutto il Palamalaguti ondeggiava intorno a lui in preda al delirio, rimase immobile e non-guardantemi per tutte le due ore (scarse) del concerto.
Per il resto il mio breve ma intenso soggiorno bolognese è stato molto piacevole, nonostante il gelo e il mal di testa che mi attaaglia da giorni, e il fatto che proprio a tale soggiorno si possa datare l'improvvisa coscienza che il tempo stringe DAVVERO per la mia tesi, ciò che mi trasformerà ancor più in Sgobbie (l'amica nerd di Barbie) nelle prossime settimane, e che metterà una seria ipoteca sul mio natale... per cui direi che la prossima volta che ci vediamo potremmo discutere le proposte di marghe (della quale non voglio cogliere l'allusione... dico solo che tu e il tuo degno compare vi state affilando troppo le unghie sulla mia persona, ultimamente) e prendere una decisione che gli Italiani all'Estero avranno la bontà di considerare insindacabile (anche se io avrei anche pensato a una roba autoprodotta... ma non saprete nulla finché non sarà troppo tardi! [Max Scrooge redento dai Tre Spiriti pervaso dallo spirito natalizio]).

L'immagine di Flavia nell'Oxfam Shop mi commuove fino quasi alle lacrime, mentre la immagino tra tailleurs dell'era Thatcher e vecchie teiere sbeccate... ma una volta io vi trovai (ma non comprai) un boa di piume, sicuramente appartenuto a qualche diva del muto poi ingiustamente dimenticata e ridotta dalla fame a dar via le ultime vestigia del suo fascino. Ma almeno ci hai trovato i vasi che cercavi per coltivare le tue piante (delle cui proprietà venefiche non dubito punto)?
Le due avventure oculari di Carlo mi spingono invece a chiedermi se non ci sia un sistema dietro Il Racconto di Ron (come direbbe Chaucer) e il macabro depliant. Forse gli eventi si gioverebbero di una lettura secondo i quattro sensi della scrittura, che come è noto sono applicabili ad ogni evento, una volta che esso sia stato messo per iscritto.
Non mi soffermo invece sulle nostre vicissitudini lavorative, le quali credo che sotto i primi tre sensi (letterale, morale e allegorico) vogliano dire qualcosa tipo Sfiga, mentre il senso anagogico, che volge i nostri occhi verso le cose ultime, è troppo oscuro per essere anche solo pensato... meditiamo ancora sul bestseller, mi sembra l'unica via d'uscita...
Dopo non aver detto nulla di più che chiosare vacuamente (ma in ordine retrogrado) i vostri interventi prima di essere risucchiato dalla tesi a partire da domani, vi bacio tutti e vado a contemplare la mortadella che ho portato da Bologna e che non potrò mangiare prima che tornino i miei (argh.)

venerdì, dicembre 01, 2006

tremate, tremate, le vacanze son tornate.....


allora miei baldi
il natale si avvicina inesorabilmente e anche quest'anno flavia e cla ci delizieranno con gioiose litanie natalizie (temo tra l'altro che gino si unirà "sonoramente" al coro), ci sarà l'avvento dei parenti, la disperata ricerca dell'ultim'ora del regalo per il cugino di secondo grado che, cazzo, aveva detto che non ci sarebbe stato ma poi alla fine ha pensato bene di passare le festività in famiglia, oppure per qualche amico bastardo (qualsiasi riferimento a fatti o persone realmente esistite è puramente casuale) che anche se si era detto di non fare regali alla fine proprio non poteva farne a meno preso dalla frenesia dello shopping natalizio, mangeremo come addannati, qualcuno di noi (NON IO) lavorerà di più....... insomma anche quest'anno il natale è arrivato.
ho quindi due proposte per voi:
1. dato che l'effettiva riuscita di un calendario comunitario con foto e fotomontaggi felici di tutti noi messi insieme si allontana sempre più propongo l'acquisto da parte di ognuno di noi di un unico regalo poi durante una splendida cena, che so, a base di pizza dell'egiziano, sorteggiare chi scarta cosa di modo che come ognuno era arrivato con un unico regalo così se ne andrà (certo si spera con un regalo diverso)
2. scrivere tutti insieme una felice canzone alternativa di natale perchè le solite ormai ci hanno rotto o in alternativa
2bis. redigere un catalogo di tutto ciò che un essere umano può e deve fare per rendere migliore il mondo (intendendosi per mondo il mondo personalissimo di ognuno di noi, in altre parole come fare a sopportare le feste)
besos

the eye, reloaded

cari amici, ho pensato che la pontinitas del post predecedente potesse accompagnata da un'immagine ancora piu' appropriata, ma leidlich non ho un vero e proprio post per voi.
posso aggiungere che due giorni dopo the green pot ho trovato sul tavolo della cucina un depliant con un primissimo piano di una collanina africana, la cui perlina centrale era sostituita da un paio di pinzette. didascalia: that's what all girls are wearing this year. il deplicante si rivela essere una campagna raccolta fondi per la cura del tracoma in africa. chi non sapesse cos'e' il tracoma puo' farsi un giro in internet, meglio se evitando le immagini. diciamo che le palpebre dopo un po' tendono a ripiegarsi all'interno e quindi le donne africane pull their eyelids out. vedete voi che significa. qui in anglia hanno lo stomaco forte (ci credo che poi riescono a ingozzarsi di sandwich e patatine al gusto pollo arrosto o cheddar e confettura di cipolle). chissi.

giovedì, novembre 30, 2006

Prima volevo cambiare il mondo, ora mi basta uscire dalla stanza senza perdere la dignità


Spero di avere "quotato" correttamente la frase... la pronuncia Justin Bond in "Shortbus", e già la sua era una citazione. Ora, come nel telefono senza fili, citare una citazione può portare a qualche piccola variazione, ma il senso vi assicuro era questo (e i miei compagni di visione potranno sostenermi), e lo trovo quanto mai pertinente in questa sede di post colmi di disillusioni, almeno gli ultimi tre (salvando quello di Carlo). Che tra l'altro coincidono col mio invecchiamento tardo-adolescenziale, o pre-rigor-mortis, fate vobis. Tutto il mondo si è ingrigito nell'animo, o sono io che vedo tutto nero improvvisamente? O forse è solo che si sta avvicinando il Natale, e mentre gli altri si fingono più buoni noi continuiamo imperterriti a rodere la triste realtà col dente avvelenato? Sia quel che sia, com'è ovvio mi unisco (da bravo basso che si sta ributtando sotto i riflettori) al coro di Fab e Fla, prefiche del lavoro desolato, sentendomi com'è naturale particolarmente vicino al primo, con cui condivido la schiavitù sotto lo stesso marchio, nonché un desolante armadietto metallico in cui riporre i nulli averi durante le ore lavorative.
Cosa dire... gli studi umanistici forse non danno solo quel tocco di "fancazzista ma sveglio" che Fla postula nella sua teoria (ma si dice "postula"? non suona troppo come l'animula vagula blandula di adrianea memoria?). Forse c'è dell'altro... il fancazzista ma sveglio sa trovare il modo di rendere più leggero anche il lavoro più pesante ironizzandoci sopra; nel problem solving è quasi imbattibile, avendo passato tutti gli anni dell'università a far quadrare i cerchi e ad arrampicarsi su monti Rushmore di specchi per brillare a un esame o semplicemente per farsi ricevere da un professore; è pieno di interessi, per cui con tutti i colleghi trova qualcosa di cui parlare, favorendo la collaborazione anche quando si trova a lavorare in un campo minato sorvolato da avvoltoi; nel momento dell'inevitabile conflitto, anzichè grugnire improperi contro l'avversario può argomentare sul proprio operato, riuscendo il più delle volte a difendersi brillantemente dalle accuse; ha uno spirito da zelig fuori dal comune, come brillantemente dimostrano Flavia nel suo trasformismo da Lelly Kelly ad Alfred Mengele, o Fabri che si tramuta in hi-intenditore-fi, o anch'io che da raffinata signora quale sono mi irrozzisco per avere a che fare coi corrieri, coi quali entro il mese mi aspetto di concorrere nella tradizionale Gara di Sputi Natalizia.

OK, ho peggiorato la situazione. Visto che valiamo così tanto perchè stamo a fa gli schiavi? e pe no stipendio da fame, poi? Sigh... La verità è che lo sconforto a momenti prende anche me, che cerco di zompettare facendo Pollyanna per impedirmi di fare Cassandra e correre urlando sciagure prima di sfrittellarmi sulla colonna zeppa di magliette di Winnie Merda. Ma, tornando alla citazione... ormai mi basta attraversare le molteplici stanze di Felt senza perdere la dignità. Per cambiare il mondo c'è stato tempo, e non l'ho sfruttato.

Per passare a toni più leggeri... benvenuto alfine a Carlo, che ci ha deliziato con la sua storia ricca di humour britannico e pantomima pontina. Attendiamo invece con ansia il racconto dettagliato della nostra Flaviance Nightingetti alle prese col commercio benefico (a quanto pare non per la salute). E poi pensavo, rileggendo le nostre ultime esperienze... ma perchè andare così lontano, a Santi, Martiri e Calzari? Perchè incaponirsi a trovare soggetti astrusi e che ci costerebbero anni di ricerche (o preziose ore per inventare fandonie), quando i nostri racconti di vita vissuta sono così gustosamente letterari? Non potremmo sfondare nell'editoria col nostro blog, con opportune modifiche romanzesche, ovvero il solito mix di erotismo e spiritualità? io vedo di darmi una svegliata col sesso, qualcuno pensi ai dettagli della sua imminente conversione al brahamanesimo... fancazzisti ma svegli, uniamoci!!!

Da Miss Scarlett a Mandy Kelly


Topi adorati!
Ho appena finito di scorrere tutti gli ultimi post e non sono rimasta insensibile al grido di dolore di Fab, su cosa ci fa uno storico delle religioni alla cassa di Feltrinelli. Ebbene, mi associo a questo coro di alti lai...e aggiungo: per la stessa ragione per la quale una laureata in storia si ritrova a fingersi Mandy Kelly, operaia di una fabbrica di altoparlanti di Leeds durante un esercitazione legale simulata....Ah! speravo in un po' più di glamour, il vestitino rosso di miss Scarlett che avevo comprato al charity shop mi stava a pennello (nella tasca ho trovato una vecchia dentiera ma, tolta quella, era come nuovo). Diciamoci la verità: quando i nostri datori di lavoro ci dicono che apprezzano la nostra base umanistica in realtà intendono "so che non sai fare un cazzo, ma tanto siccome devo comunque perdere tempo a insegnarti il mestiere, almeno so in partenza che non sei cretino". Ora, detto tra noi, si tratta di una fiducia mal riposta...il mio cervello collassa di fronte alla più semplice operazione aritmetica o al cassetto della carta della fotocopiatrice! Nonostante questo ho tenuto alta la reputazione di noi pargoli de "La Sapienza", mi sono immedesimata nel ruolo e il giorno dopo sono stata promossa e sono diventata Alfred, Manager della suddetta ditta di altoparlanti, colpevole di aver condannato i suoi operai ad un futuro di disoccupazione e sordità. Per cui, almeno nella finzione delle esercitazioni legali, c'è una grande mobilità sociale! Il 13 dicembre sarò convocata di nuovo, chi sarò stavolta?
Vi lascio cari, almeno per il momento, vado a fare la volontaria al charity shop. Un giorno vi racconterò di come ci sono finita e delle mie nuove rocambolesche avventure. Il post si intitolerà qualcosa come "Il giorno in cui Flavia G. fece la sua prima mattinata di volontariato alla Oxfam e si ritrovò a mandare avanti il negozio da sola perchè il suo capo ebbe un ictus mentre insieme aprivano la cassa". Grasse risate!

mercoledì, novembre 29, 2006

the eye


signori e signore,

ma soprattutto signore, fra meno di due settimane torno a roma. il che tutto sommato vuol dire che e' passato solo poco piu' della meta' del tempo che dovrei stare qui, perdonerete dunque tanto ritardo nello scrivervi, ma molte cose si sono messe tra me e gli schermi. non ultima la presenza continua delle bibliotecarie al mio fianco e di altri utenti che vorrebbero fare ricerche bibliografiche mentre io racconto gli affari miei. vorrete perdonare anche che per la fretta di registrarmi potrebbe apparire korokoropollon e non carlo, irgendwo. vorrete perdonare altresi' questi fastidiosi apostrofetti che spuntano un po' ovun'que ma sos'tituiscono gli ac'cent'i in questo paese, aggiungendosi assieme al bide' (e scriviamolo con l'apostrofetto pure lui, cristo) nella lista dei desiderata di perfida albione.
immagino che sarete curiosi di sapere - oltre al fatto che in realta' posseggo piu' vuemmea' che emmeppitre' - che vivo in una casa. e che questa casa la possette tale signora josephine, gia' giuseppina, nata a palma campania, near neaples, e che parla piu' inglese che italiano. josephine e' sposata da 50 anni con ron, englishman, un po' sordo e con un occhio che fissa sempre il suo piede sinistro (suo di ron). ron e josephine mi hanno mostrato l'altroieri le fotografie di lady diana che stringe la mano a josephine. altre foto della beneamata lady fanno bella mostra di se' sulle pareti (rosa) della casa, a fianco a piatti decorati con scene di ricamo infantile in rilievo e foto di parenti e cani che sormontano soprammobili quali vasi canopi in forma di cane o gatto. qui e li' fiori secchi, copie del daily mail e il cane, tj (t[...] il nome del predecessore, j[unior] suppongo). Il predecessore di tj infatti e' sepolto da qualche parte in giardino.
ieri mattina ron scende mentre faccio colazione, ha una faccia strana. infatti gli manca l'occhio sinistro, quello che guardava il piede.
me lo mostra avvolto in un fazzoletto di carta, poco dopo, spiegandomi che l'originale l'ha perso ad agosto - do you see that green pot over there, in the garden (e io, l'ingenuo, credevo che volesse dirmi che vi fosse stato inumato il cane)- mentre spostava un vaso per fare spazio a un barbeque, che immagino sia stato rimandato: non ho avuto la forza di chiedere, mi stavo gia' reggendo alla sedia mentre la vista mi si offuscava e dopo che lo stomaco si era gia' ripegato a coccarda natalizia mentre mi spiegava che sollevando il vaso si e' portato via mezzo occhio con una canna che c'era infilata dentro. si poteva salvare la meta' rimasta, ma poi e' sopravvenuta un'infezione e poi mi sono steso sul letto e non ci ho pensato piu'. e ora la barzelletta dottore quando bevo il caffe' sento una fitta all'occhio sinistro - ha provato a togliere il cucchiaino? non mi fa ridere piu'.
chissis

il capitalismo non paga...


Dopo 4 turni di lavoro espletato come cassiere da feltrinelli penso di aver raggiunto una maturità tale da poter trarre alcune conclusioni sulla mia vita, ma penso che anche voi allegri frequentatori del blog potrete usufruire delle mie complesse esperienze.
partiamo dallla domanda fondamentale: perchè il mio capo è soddisfatto del mio curriculum umanistico e poi mi mette a contare denaro su denaro immettendomi in un circolo vizioso dopo il quale comunque mancano varie centinaia di euro dal cassetto?
e poi mi chiedo: che cazzo ci faccio io in cassa? im media perdo anche le chiavi di casa e ogni volta che esco la domanda risuona persino dalle pareti del palazzo di fronte: dove ho messo il portafoglio?
ma soprattutto: perchè la mattina mi ritrovo a combattere con le fottute tesi appiccicate a wittemberg e il pomeriggio affronto centinaia di fottuti pargoli che comprano con la bava alla bocca l'ultimo gioco della play o di qualche altro demoniaco cazzullo senza senso?
ma perchè poi mi viene naturale interloquire con questi esseri come se io fossi l'essere umano più competente in campo di plug and play, lettori mp3- pronunciatelo come farebbe carlo- e persino compatibilità fra lettori e sistemi operativi?
insomma, che cosa abbiamo fatto delle nostre vite? e soprattutto come possiamo mettere a disposizione del capitalismo dilagante le nostre sopraffine conoscenze se il capitalismo ha la faccia di ragazzini che in prima battuta scioglieremmo nell'acido dopo una lunga settimana di torture?
dal sottofondo di viale giulio cesare lancio un allarme allarmato-come i dvd?-...e propongo di riunire le nostre forze per affrontare la realtà e rispettare e nostre discipline: la soluzione è bifronte.
1) sfruttiamo la storia passata per soggiogare le "masse credulone" tanto care a marghe e cla...
2) andiamo a vendere cocomeri in messico...
aspetto altre soluzioni mentre il bip della cassa mi richiama all'ordine e la mia coscenza si fonde con il pos delle carte di credito....accademici di tutto il web uniamoci!!!!!!!

giovedì, novembre 23, 2006

Imitare l'Imitatore Limitato?


Come in una serie televisiva, traggo spunto dal post precedente per creare uno spin-off e dare vita ad una nuova mirabolante impresa...
A dire il vero mi pare di averlo già proposto anni fa, ma il seme da me gettato cadde in terra e non diede frutto, come quelo di Onan.
Ora che il nero spettro della disoccupazione si è accanito su molti di noi ritento e sepro di avere miglior fortuna...
Si parlava dunque di Dan Brown e della sua operzione commerciale (perché di questo si tratta), volta ad estorcere a masse credulone e semi analfabete (se non completamente) del denaro. Il suo lavoro è stato in fondo quello di rimaneggiare una serie di teorie giudicate risibili fin dagli anni '60 (se non da prima, come quella sui Protocolli dei Savi di Sion), rubacchiare qualche idea che circolava nei testi pseudo-storici sul Graal (e ditemi come si può scrivere un libro di storia su un argomento del genere...), mescolare-non-agitare, metterci un'orgia, un freak e servire caldo, accompagnato dall'altisonante nome del genio vinciano.
Ora al di là della questione etica (se sia o meno giusto abusare di quella che la legge chiama "circonvenzione di incapace"), mi chiedo per quale motivo noi non si sia mai tentato di emularne le gesta e - soprattutto - i fini.
Insomma, voglio dire, non ci mancano né una fantasia contorta e in grado di escogitare misteriosi intrighi, né le conoscenze storiche (anche se le mie si arrestano al 1374: ma altri possono colmare il periodo che segue) per poter creare un trama pseudo qualcosa... Aggiungiamo l'esperienza di Max sugli scollacciati romanzi cortesi e le competenze legali di Marghe per evitare cause di plagio o denuncie varie... ed ecco che gli ingredienti ci sono tutti.
Per rendere il tutto ancora più complicato proporrei di scrivere un capitolo a testa: uno inizia e invia a una specie di mailing list; un altro prosegue e fa lo stesso, e così via. Sono certo che dopo un'iniziale fase di rodaggio, tutti cercheremo di arrivare a fine capitolo con una situazione spinossima che dovrà essere risolta dal successivo autore e questo darà al libro quella suspance necessaria a sfondare!
Lanciato il sasso, nascondo la mano e attendo che altri si preoccupino di proseguire l'opera. Come al solito, non è che posso fare tutto io.

Baci.

venerdì, novembre 17, 2006

Dolce in fondo in fondo.....


CARI!
Mi precipito a occuparmi dei miei doveri di postatrice, prima che Clatone getti a terra altri fichi e minacci di spargere sale su questo povero blog, conforto di noi esuli...Non ho dato mie notizie perchè impegnata a ripassare la mia deposizione e a procacciarmi altre bizzarre occupazioni retribuite (ma ancora non so con quale esito!). Ho anche fatto un briefing con i supervisori e con gli altri 2 testimoni: il Prof. Plum e il Reverendo Green, che si è guadagnato l'identificazione con il personaggio confessandomi di essere un "fan" dell'Opus Dei. Non sapevo che codesta organizzazione avesse un fanclub, possibile che organizzino anche dei festival della flagellazione nell'isola di White? Come potete immaginare, topi dilettissimi, una notizia del genere fornita casualmente durante un'amena pausa caffè nella sala del bigliardo rischia di creare un'inevitabile pausa raggelata nel fluire della conversazione, una persona istruita come me avrebbe senz'altro trovato qualcosa di intelligente da dire, una prospettiva storico-sociologica sull'attività dell'opus dei, una pertinente domanda sui rapporti dell'organizzazione con le gerarchie pontificie...ma alla vostra svampita miss Scarlett (che rischia così di retrocedere al ruolo di quella rincoglionita di mrs Peacock)non è venuto da dire altro che: "ah, e come avete reagito, tu e i tuoi accoliti, alla velenosa propaganda disfattista del Codice da Vinci?" proprio quello che volevo nella mia pausa caffè, riascoltare la posizione ufficiale di O.D. su ogni insulso snodo di quel libro di merda...ammetto che il mio sguardo si è posato per un'attimo sul candeliere...

Clatone il Censore

Dopo un salutare check-up (cfr. mio precedente post), eccomi di nuovo fra voi, assenteisti della rete, per deliziarvi con nuove importanti (?) considerazioni...
In primis mi giunge la notizia che il buon Carlo, di recente stabilitosi in terra di Albione (e già due ne strappò alla dolce Patria il paese della Sterlina), ha accettato l'invito a partecipare al Blog. E mi chiedo dunque dove egli sia, perché non abbia ancora lasciato la sua traccia binaria su queste pagine, perché non si palesi con la Grazia e l'Arguzia che gli sono propri. Per il momento non lo sospetterò di ingnave indolenza, ma riterrò (o farò finta di ritenere) che si debba ambientare nella locale comunità di studiosi e Queerini (che poi sepsso si identificano). Ma mi corre l'obbligo di informarlo - se mai leggerà queste righe - che i suoi Punti Principessa potrebbero subire un drastico ridimensionamento. E nessuno vorrebbe vedere un giovane della sua levatura ricominciare da capo (o quasi) la scalata verso la Reginitudine.
In secondo luogo devo segnalare con la matita rossa (che fa tanto professoressa del Liceo e dunque porta seco terrore e angoscia) la mancanza di commenti di Marghe e Fabri (quest'ultimo davvero censurabile, ché ritengo non abbia mai - Follia! - postato di sua mano). Non posso paventare loro la perdita di Punti Principessa, ma li pregherei di non sfidare il Consiglio dei Blogganti a cercare una pena equivalente: essi sanno che la crudeltà perversa non difetta ad alcuno di noi.
In terzo luogo devo censurare me stesso, Giangi e Max: troppo presi da eventi contingenti (come lavoro o ricerca di lavoro, dottorato o ricerca di dottorato) abbiamo forse tralasciato di aggiornare con frequenti sollazzamenti le pagine del nostro Blog a più mani. Sciagura a Noi se non si porrà al più presto un rimedio (cosa che da parte mia sto facendo e che quindi mi solleva dalla Maledizione dei Dodo).
Infine - ovviamente Dulcis in Fundo (che in questo caso potrebbe essere interpretata anche come: "Dolce, in fondo in fondo"!) - la Flavietta. Abbiamo lasciato Miss. Scarlett con la stilografica nella sala conferenze... Ma nessuno ha avuto cuore di informarci se l'accusa fosse stata formulata correttamete o se ci siano stati ulteriori sviluppi; io resto convinto che il colpevole sia sempre il Colonnello Mustard, con quel fare da maggiordono (che lo rende sospetto) ripulito (che lo rende antipatico), in combutta con Mrs. White, che della domestica non ha solo il fare ma anche il ruolo (e dunque è certamente colpevole secondo il manulae dell'Investigatore delle Giovani Marmotte).
Lanciati abbondantemente i miei strali di critica a tutti noi, posso ritenermi soddisfatto del mio lavoro di Censore: castigati i vostri costumi senza aver aggiunto nulla di mio, mi pare di essere in linea con la tradizione dell'ufficio che ho svolto e che - a Dio piacendo - svolgerò ancora e ancora e ancora, fino a quando la Vecchiaia mi concederà si di farlo con maggior autorevolezza ma toglierà peso alle mie parole che verrranno udite come i deliri di un vecchio barbogio.
Gaudeamus igitur, iuvenes dum sumus!

domenica, novembre 12, 2006

Der Reddito Mio - Corrieri Espiatori


Cari, Care e Carie,
eccomi di nuovo qui. Pieno di rimorso come una mamma poco amorevole che abbandona i propri figli al parco sotto la pioggia per tuffarsi nella cesta delle offerte della Rinascente, torno a voi ginocchioni e penitente, con indosso una Canossa sgualcita , pronto a farmi bersaglio delle vostre forchette Caudine. Si, vi abbandonai, è vero... ma è per voi che l'ho fatto, per il vostro bene... io vi procuro il pane da mettere in tavola, ho accettato che il mio padrone mi raddoppiasse i turni di lavoro per potervi offrire un domani migliore, mantengo il secondo lavoro lasciando che le adolescenti disadattate mi sevizino e si prendano gioco della mia incipiente calvizie... in un ritorno di crisi mistica ho ripreso a cantare lodi al Signore in un coro, sperando di essere toccato dalla Grazia, da una Graziella di passaggio o da Grazie al Cazzo, il pornodivo di turno... insomma, queste due settimane sono state per me un cataclisma, o un enteroclisma fate voi. Ho eoni di sonno arretrato e tonnellate di lavoro da sollevare, oltre a dovermi spremere le meningi cercando un'ispirazione coreografica che langue, il cui ormai esiguo filone devo anche sfruttare per il coro, a cui già mercoledi dovrò insegnare una coreografia (lavoro anche lì...)
Basta? è tutto? continuo la lamentatio? questa settimana non sono uscito manco una volta e domenica scorsa ho fatto di nuovo sesso dopo lunga astinenza, e manco m'è piaciuto. Tragedia. Sto pure diventando frigido.
Beh, insomma, tutto questo per comunicarvi il mio attuale stordimento. Forse alla mia prima busta paga da full time la vita mi sorriderà un po' di più, o forse mollerò tutto e andrò a fare il lustrascarpe a Samoa, dove magari la gente va scalza e non c'è da faticare troppo.... Nel frattempo, bisognoso di trovare qualcuno con cui prendermela, ho un nuovo capro espiatorio: il Corriere. Quando questi omini mi suonano e guardo i loro visini al videocitofono, mi viene voglia di fracassare lo schermo con la cornetta. Quando apro loro il cancello, magari sotto la pioggia, e alle 8 di mattina mi dicono che hanno 50 pacchi da consegnare, li incatenerei al suddetto cancello e li costringerei a nutrirsi della monnezza residua delle consegne del giorno prima. Vedo i loro furgoni carichi di merce, e prego ardentemente che i loro copertoni scivolino sul guano di viale Mazzini (che, per la cronaca, sembra più copioso degli anni precedenti), e li portino a fracassarsi contro la prima pensilina del bus. I have a dream... io, che come lo studente di piazza Tien An Men davanti al carro armato, mi piazzo in mezzo alla strada e impedisco a questi scellerati portatori di fatica di uscire financo dai propri depositi...

Miss Scarlett nella sala delle conferenze con la stilografica appuntita




Cari, la mia saga di desperate unwilling housewife continua, ma una notizia giunge a illuminare se pur per poco i miei tristi giorni...la settimana prossima avrò forse finalmente i miei primi 2 giorni di lavoro retribuito qui nella perfida albione! Aspettate a congratularvi fino a quando non vi dirò di cosa si tratta! dunque: per 2 giorni assisterò un team che prepara ispettori del lavoro e li educa alla difficile arte di interrogare testimoni e sospetti di qualche incresciosa violazione ai protocolli di sicurezza sul lavoro...tipo operaio che crolla da un ponteggio o impiegato affetto da legionella che starnutisce nelle condotte dell'aria condizionata vai a sapere...In questo breve stage gli aspiranti ispettori (o ispiranti espettori?) verranno esaminati su come conducono le loro indagini e come interrogano i testimoni, e la testimone chi altri sarebbe se non Flavietta vostra Miss Scarlett per un giorno? Non vedo l'ora di accendermi una sigaretta guardando impavida il mio aguzzino e alle sue proteste rispondere volpina "vuole arrestarmi per fumo?" alchè lui risponderà "si" e ci rivediamo al penitenziario di Birmhingam durante l'ora delle visite...

sabato, novembre 11, 2006

De Reditu Suo

Che filologica ironia...
(Per i meno avvezzi di voi alla letteratura tardo-antica e alle mie vicende personali, spiegherò subito che il titolo del mio post è lo stesso dell'operetta di Rutilio Namaziano su cui verteva la prova di Dottorato a Roma...)
Di ritorno dalla mia settimana friulana leggo l'appello disperato di una casalinga sua malgrado (Desperate Not-Willing-To-Be Housewife's Call? Se ne potrebbe trarre una serie poliziesca di successo? Giro la proposta a Mairiolina Invernizzi di Francia, ora Aguirre) e tosto mi adopro a palesarle la mia presenza.
Nei giorni scorsi, come ho detto, mi sono recato in giro per il Friuli e la Venezia-Giulia (in ottemperanza alle voglie secessionistiche degli indigeni tengo distinte la parte settentrionale, che si considera Italiana - Suo Malgrado - e reputa l'altra una fastidiosa escrescenza spuntata nelle proprie terre, e quella meridionale, che si reputa Italiana - Suo Malgrado senza Grado - e reputa l'altra un'irritante necessità della Storia) in cerca di fortuna. Non so se l'ho trovata, a dire il vero: ma avendo fatto un buono scritto e un soddisfacente orale mi sono tolto i dubbi che mi erano rimasti dalla mia performance romana. Oltre a ciò, come un geriatra, ho visitato anziani: parenti per lo più, o amici (antichi) di famiglia: essi, forse scambiandomi per Uno di Loro (etnologicamente parlando, non certo anagraficamente), hanno affogato il mio fegato in masse di burro fuso, polenta, frico (una specie di frittata di patate, con formaggio al posto delle uova, tenuta assieme da buro e olio), verdure cotte (con salse burrose) e altre colesteroliche amenità. Il tutto annaffiato sapientemente da rossi locali (che rifiutare pareva un'eresia).
Scrivo dunque queste poche righe per testimoniare della mia presenza, con la valigia pronta per un centro benessere in cui, oltre ad una sessione di flebo di sali minerali ed una lavanda gastrica, valuterò l'ipotesi di sostituire l'apparato circolatorio (che suppongo intasato come il Muro Torto un lunedì mattina di pioggia) e - in caso - sottopormi ad un nuovo trapianto di fegato (non so se il vino abbia intaccato l'organo che, come certo sapete, è una protesi della The Coca-Cola Company).

Baci sugnosi a tutti.

mercoledì, novembre 08, 2006

Ultimo avvertimento...



Regà!!!!

Questa orrebonda immagine intende scuotervi dall'ingiustificato torpore che da giorni regna su questo blog...mi aspetto maggiore collaborazione! Non fosse altro perchè IO ho passato 3 giorni in mistica comunione con il pc, spesi nell'inutile stesura di inutili curriculum, a scrivere appelli accorati, a tradurre in inglese il mio progetto di dottorato...tutto questo senza nemmeno un post che rallegrasse le mie ore di angoscia! Domani ho un colloquio con una che recluta gente per 2 giorni di esercitazioni legali simulate...ancora non ho idea di cosa vogliano farci fare...spero solo di non dovermi fingere morta sdraiata in terra dentro ad una sagoma disegnata col gesso. Questo per dire. Stavo anche pensando, e mi rivolgo in particolare a Geena, in qualità di sacerdotessa somma e custode delle leve di manovra di questo blog negletto, non si può attrezzare uno spazietto dove inviare foto? io ne ho varie vostre che ancora non avete visto, e poi potrei metterne altre, e voi pure! Ma che ve lo dico a fare...scioperati che non siete altro...

domenica, novembre 05, 2006



Momento simpatia!

venerdì, novembre 03, 2006

De Circuitu Ovorum Permixtorum Decoctorumque (Fenomenologia dell'Omelette)

Una recente scoperta - stranamente poco nota nel mondo degli studiosi - è il breve testo che trascrivo di seguito: non saprei dire se l'autore sia davvero Mr. Cic. o un anonimo epigono, ma l'argomento è di scottante attualità.
Or'è poco, o Attico, che mi trovai nella villa di Tuscolo con Flavia e Jayan, i quali erano infatti venuti a ritemprare lo spirito dalle esplorazioni dell'isola oltre Gallia (ed essi confermano quanto sia arduo anche il solo il progetto di una conquista). Dopo che avemmo parlato di cose gravi ed importanti, rivolgemmo la nostra discussione su una questione apparentemente minuta: se sia possibile, in una conversazione, "rigirare la frittata" a piacimento oppure no (come ebbe a scoprire Carneade, che per la sua abile facondia fu cacciato dall'Urbe).
Flavia era dunque accusata di utilizzare questo artificio appreso dai Greci per evitare sovente le accuse rivoltele e Jayan le obiettava una mancanza di perizia, dato che - quando compiva il rigiramento - la "frittata" (per così dire) era già bruciata dalla sua parte: come gli Dei infatti si accorgono dei sacrifici che noi compiamo dal fumo che sale al cielo, lo stesso fumo denuncia l'argomento che si vorrebbe celare. A queste parole, Flavia rispose: "Per Ercole, le mie "frittate" (continuerò a chiamarle così) sono dorate e croccanti!" "Ma questo conferma ciò che ho appena detto - la incalzò Jayan - ovvero che tu ti servi di una pratica di tal sorta e male: da quando le frittate che mangiamo sono croccanti?" "Sia pure - disse Flavia - ma anche così, cosa c'è di male? "Rigirare" è solo un metodo per portare alla luce il lato segreto, dimenticato magari, di una discussione!". Contenta del suo argomentare, si attendeva lodi ed applausi, per aver applicato il procedimento che le si condannava mentre era condannato. Senza scomporsi, Jayan le fece notare con garbo che, come accade ad una cuoca inesperta che rigirando la frittatta faccia schizzare l'olio bollente dalla pentola, potrebbe un giorno restare bruciata; io nel frattempo mi permisi di appuntare che quello che lei e la sua scuola definivano come lato nascosto di una discussione non fosse altro che una invenzione. "Ma proprio questo - rispose Flavia - dimostra che non di una tecnica da fanciulli stiamo discutendo, ma di un'arte in cui entrano in gioco diverse abilità. E correre il rischio di bruciarsi è naturale, e - infatti - lo dimostra il nome stesso: si può dire che per fare una frittata qualche uovo bisogna pur romperlo!". Fu a questo punto che Jayan propose di considerare la faccenda da un punto di vista diverso: "Le frittate, quelle vere, - disse - non dovrebbero essere tanto girate quanto lanciate in aria: questo permette all'alimento di contenere in sé stesso il ripieno e divenire così, superata la dualità che è insita nei lati - un insieme. Allo stesso modo in una discussione lo scopo deve essere quello di raggiungere una soluzione e non meramente una esposizione delle due opposte argomentazioni!"
"Mi pare tu abbia ragione" dissi io "e credo che l'argomento sia concluso. Andiamo a riposare dunque e domani ci recheremo a Roma".
Lasciati i miei ospiti, mi trovai nel mio cubiculo a riflettere e mi accorsi che (dando ragione a Jayan) avevo implicitamente negato la conclusione che approvavo: non si era infatti raggiunta una via intermedia - come di solito mi propongo di fare nelle azioni della vita pubblica e nei miei scritti sulla filosofia - ma era stata approvata una delle due tesi contrapposte. Ti scrivo pertanto, amico carissimo, perché tu possa con la tua saggezza confortarmi o illuminarmi.
Vale atque uale.
Dopo ciò, perché voi non pensiate che io sia eccessivamente serio, vi linko un geniale filmatino:
Basia

giovedì, novembre 02, 2006

Accademici senza una lira unitevi!


Cari topi!
Come rimpiango il dolce tepore di marana capitolina adesso che nella frigida Albione le massime sfiorano appena i 10 gradi! Mi sono astenuta dallo scrivere altri post per non riempire del mio flaviocentrismo questo spazio già affollato di ego ipertrofici. E per non intristirvi con la mia odissea di accademica senza una lira, costretta a bussare di porta in porta con un miserello curriculum tra le mainine intirizzite...ecco, già mi vengono gli occhi lucidi! A presto cari, vado a cercare nell'immondizia vecchie cassette della frutta per scaldarmi..

sabato, ottobre 28, 2006

Ho capito come si mettono i titoli!!!!

(e ho anche ritrovato i miei appunti - nella cartelletta della mia tesi, nascosta sulla mia scrivania in bella vista come in un racconto di Poe)!!! oh Gioia! oh vita che si stende di fronte a me come un sentiero lastricato d'oro (che porta al nostro futuro di ristoratori?)!!! Basia mille. Heather/Max

Ho capito come si mettono i titoli!

(e ho anche ritrovato i miei appunti - nella cartelletta dei documenti della mia tesi, naturalmente!) oh Gioia! oh vita che si stende di fronte a me come una strada lastricata d'oro... (che porta al nostro futuro di ristoratori??). Basia mille. Heather/Max

venerdì, ottobre 27, 2006

Autobiografismo e autocompiacimento (para)senile

Per ricollegarmi al post di Gino, condividerò con voi il motivo della mia stanchezza biblica di stasera, mentre Shel Shapiro rivela al mondo che LUI non è nostalgico negli anni Sessanta (anche se un po' di rimpianto per non aver speso i soldi che ALLORA guadagnava in un corso di italiano deve pure averlo).
Oggi mi sono svegliato con tante buone intenzioni, e subito ho perso due-tre ore con la posta elettronica.
Dopo pranzo ho fatto una doccia, e ho scoperto di non trovare l'unico appunto di cui avevo bisogno per terminare in poco tempo un capitolo della tesi.
Per sperare di trovarlo ho preso la via più breve: fare un repulisti di TUTTE le fotocopie passate presenti e future nella speranza che facendo finta di avere altri e più megalomani scopi (mettere ordine nel caos) il frammento deperdito si lasciasse cogliere di sorpresa e piombasse tra le mie grinfie.
Naturalmente questo non è successo, e ora oltre che stanco sono pure depresso. Ma l'aver passato ore a scartabellare tra un acaro e l'altro, oltre a coprirmi di polvere, oltre a darmi l'occasione di cancellare alcuni reperti di episodi ingloriosi e del resto minori della mia vita passata, ha riportato in luce:
- una serie di foto e poster(s) di Robbie Williams nel suo periodo addicted to everything (ma già appealing), con lo sguardo perso su vari prati del mondo, tutte prese da Cioè et similia (da teenager preferivo le riviste culturali);
- un foglio dattiloscritto del quarto ginnasio, in cui ho annotato orologio alla mano le variazioni improvvise di umore della mia insegnante di lettere disfunzionale (De Vito) durante un'interrogazione di latino;
- un'allegra poesiola scritta dalle mie compagne di classe alla fine del quinto ginnasio, che in quartine di fattura non sempre eccelsa fornisce degli icastici medaglioni di professori e studenti.
Poiché questo reperto cruciale ha rischiato di scomparire per sempre, voglio condividere con voi, per un egotismo decisamente malriposto, la strofetta iniziale e quella che mi concerne:

Girovagando per le classi
sembravamo quasi fessi,
eravamo un piatto condito
tutti in bocca alla De Vito
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
E poi c'è ******* Massimiliano [censuro il cognome...]
così simile a un marziano,
così colto ed erudito
soddisfa sempre la De Vito.

Ora la presenza del verbo soddisfa potrebbe indurvi ad illazioni fallaci circa il mio misterioso e selezionato passato e sul fatto che io possa aver passato la mia adolescenza nel posto adatto ad una crescita serena (A pensarci bene forse farei bene a cancellare anche questo episodio).
Tuttavia la ricorrenza del nome della prof in rima rende espressivamente il clima da sindrome di Stoccolma che vigeva in classe nostra. Si noti che la poesiola che la sbertucciava le fu letta ad alta voce in classe l'ultimo giorno del ginnasio.
Quello che invece mi domando è se "marziano" debba essere idelamente chiosato "criptochecca"... (ammesso che il prefisso abbia un senso).

Conosci te stesso (ma non dimenticarti gli altri) II - L'Agnizione

Carissimi,
intanto ringrazio chi alacremente e con profusione di sigle si è adoperato per sciogliere il nodo gordiano della mia memoria...

Ieri, dopo una notte a quanto pare ristoratrice, dopo la sveglia delle 7.45 ho poltrito a letto, come mio costume, per circa un quarto d'ora. Di solito in questo lasso di tempo tra il Risveglio e la Levata mi lambicco in pensieri inutili (vedi Rime Fantasiose dello scorso mese), ma ieri ho ritenuto opportuno sfruttare questi preziosi minuti per una Scientifica Indagine (S.I, come vorrebbero i nostri Filologi) sull'identita del MP (Misterioso Personaggio).
Appurato che nè Flavia G. nè Claudio G. conoscevano il MP, ho scartato quest'ultimo dal novero delle Conoscenze Universitarie (CU), così come da quello delle Conoscenze Liceali (CL, sigla che a questo punto racchiude fin troppi significati, come ben dimostrato dai Filologi). In più, il fatto che di me il MP ricordasse l'impegno nel teatro, lo pone al di fuori della mia Vita Contemporanea (VC, o WC nei momenti più depressi), ponendolo dritto dritto nella mia Vita Passata (VP).
Ora, facciamo ricorso a una semplice equazione matematica:

VC : (CU+CA+PPR) = VP : (CL+PD+PPR)

Spiegata in parole, la mia Vita Contemporanea sta alla somma di Conoscenze Universitarie, Conoscenze Artistiche e Personaggi Poco Raccomandabili come la mia Vita Passata sta alla somma di Conoscenze Liceali, Persone Dimenticate e Personaggi Poco Raccomandabili.
Questo ci porta a due considerazioni, fatte salve le conclusioni che ho sopra riportato:
1) il MP o è un PPR o è una PD della mia VP;
2) L'unica costante delle mie Vite, Passata e Contemporanea, è la presenza di Personaggi Poco Raccomandabili; il che non ci aiuta nella Scientifica Indagine ma pone una Questione Etica da dibattere in altra sede.

Ciò detto: mi sento di escudere MP dal gruppo dei PPR, che forse mi tornano alla memoria in maniera vivida, se lì sono stati classificati (dimenticavo di dire che ai PPR appartengono ex, brevi flirts e incontri singoli o ripetuti di tizi beccati in chat).
A questo punto MP è senza dubbio una PD: Persona Dimenticata. No no no, non affrettatevi a dire che questo era l'assunto iniziale e dopo questi sproloqui non ho cavato un ragno dal buco... prima semplicemente non ricordavo chi MP fosse, ora so che è una PD. Totalmente diverso.

Arrivato a questo punto, mi sono concentrato fino allo sfinimento per capirci qualcosa... e d'improvviso l'Illuminazione. FORSE HO CAPITO CHI E' MP.

Dovete sapere che nel Dicembre 1996, appena uscito dal liceo ed entrato all'università (quindi in una zona ibrida tra VP e VC), ho fatto una breve gita di una giornata a Venezia, con Silvia Bedda Pisano e la prof di storia dell'arte del liceo, la DeMa. Insieme a noi tre c'era un numero imprecisato di persone, forse solo una, ma chi può dirlo (solo Silvia). Ebbene, quella persona è MP! Era al Dante ma non l'avevo mai visto prima di Venezia, classe '79 o '80, siculo, e in quel periodo mi avevano appena ingaggiato per il Faust di Marlow. Tutto torna...
Non ne sono del tutto sicuro, ma non ho più le forze per condurre un'altra SI. Prendiamo tutti per buona questa soluzione, e dimentichiamo in fretta i mal di testa che lo Spiacevole Incidente (ancora SI?) ci ha creato.
E soprattutto guardiamo due lati positivi di questa faccenda:
1) il mio rincoglionimento è solo relativo; potrò essermi dimenticato di una persona vista solo per un giorno circa dieci anni fa???
2) MP mi ha riconosciuto nonostante 10 anni fa avessi una chioma ragguardevole, ed ora... beh, lo sapete. Non sono invecchiato così tanto da essere irriconoscibile, mantengo ancora un barlume della mia adolescenza!!!

Ora scappo, vado a recuperare gli anfibi chiodati di quel periodo e comprare il sapone antibrufoli... non si sa mai, potrei ancora essere vittima dell'acne giovanile!!!

mercoledì, ottobre 25, 2006

Ora Pro Nobis - Conosci Te Stesso (ma non dimenticarti gli altri)


Cari miei, a quanto pare all'orrore non v'è mai fine... la Zia, di ritorno da Lourdes, mi ha omaggiato di una scatoletta dall'aria farmaceutica, con la scritta "Rosario in Grani - Santificante Effervescente"... ho subito pensato a una burla anticlericale e sono scoppiato a ridere. Dopo qualche secondo di sgomento ho afferrato il concetto... era un vero dono a carattere religioso. La scatolina conteneva un rosario, un'immagine di Lor Signora di Lourdes e il foglio illustrativo sopra riprodotto... trattasi di umorismo cattolico, goliardia da comunione et liberazione, comicità da turibolo. Compreso il profondo messaggio, ho timbrato il cartellino, e sono uscito di gran carriera dal negozio, pronto a Scatenare la Gioia in Piazza...


Cambio argomento.
Oggi, mentre lavoravo alacremente, portando una pila di scatolette al piano di sopra (sono 2 giorni che il montacarichi non funziona e tutto viene issato sulle scale a forza di braccia), sono stato fermato da un tizio che ha allargato le braccia sorridendomi e prorompendo in un "Ooooooh"!!! Vieppiù basito, l'ho guardato bene per una manciata di secondi, giusto in tempo per accorgermi della pessima figura che stavo per fare. "Ooooooh" ho detto anch'io, calibrando bene le "o" perchè non risultassero meno delle sue. "Ciao, non ti avevo riconosciuto!", continuando tranquillamente a non riconoscerlo. Capirete l'imbarazzo (ben dissimulato, devo ammettere) della conversazione che ne è seguita. Dal che si è stabilito che: 1) il tizio effettivamente mi conosceva e non mi aveva confuso con qualcun altro; 2) sapeva di me che facevo teatro; 3) ha un accento meridionale, direi siculo ma potrebbe essere calabrese; 4) sta facendo il secondo anno di dottorato in polacco, dopo avere studiato lettere. Racimolati questi pochi elementi, il buio si è fatto se possibile ancora più fitto... qualcuno di voi forse ha conosciuto questo tizio, e può dirmi chi cazzo è???? ammetto che a ben guardarlo il suo volto non mi è risultato del tutto estraneo... ma brancolo davvero nelle tenebre. Sto sgranando il rosario di Lourdes, ma neanche la Grazia Divina sembra essere sufficiente a farmi tornare la memoria.
Baci all'Acqua Santa,
G.

martedì, ottobre 24, 2006

OSCURI PRESAGI



Ognuno ha le Marine che si merita

Cari tutti, ieri in sella al mio fidato motociclo senza scudo (mi è caduto esattamente una settimana fa mentre percorrevo il Lungotevere, e già questo è Oscuro Presagio) ero fermo al semaforo di Ple Clodio, diretto in quel di Pietralata, dove mi attendevano le sguaiate adolescenti mie allieve... e chi ti attraversa la strada, a pochi metri dal mio naso? Proprio Lei, senza cane ma con un altrettanto fedele lacchè al seguito, probabilmente classificabile come "portashoppers".

Ho cercato di interpretare correttamente il senso di questa mia visione, dissezionando tutti gli elementi come un aruspice con le interiora, ma un po' più schizzinoso. Si trattava di Oscuro Presagio o Buona Novella? Nostra Signora del Ceffone non attraversava la strada come si conviene ai comuni mortali, ovviamente, ma in obliquo, ridendo altezzosamente delle macchine che, scendendo a gran velocità dalla panoramica, la sfioravano irrispettose. Incedeva voltandosi all'indietro per rivolgere forse affettuosi improperi al portashoppers, lasciandosi guidare da un apparentemente infallibile istinto di sopravvivenza stradale. A una prima considerazione ho pensato a una Buona Novella: la Diva che viene sfiorata dal pericolo ma ne esce incolume, con le rughe stirate e il cappellino saldo sulla testa, il servitore che le rimane fedele fino alla fine dell'attraversamento... ma, a ben pensare, c'era un elemento perturbante nell'idilliaca visione... l'attraversamento obliquo, un sentore di ubris solo momentaneamente non punita, la gelida mano della morte per investimento che si insinuava, oscena, sotto la gonna di morbido tessuto...

Minuti dopo, ancora perso nelle elucubrazioni di cui sopra, mi trovavo in via dei Monti Tiburtini, dopo essere sopravvissuto all'ennesimo slalom tra le macchine bloccate sulla Tangenziale... ed ecco che un'auto, dalla corsia all'estrema destra, improvvisamente mi taglia la strada per immettersi con vigore all'attraversamento direzione ospedale Pertini... dove spero il vetusto guidatore giaccia in preda a dolori atroci almeno la metà di quanto io mi sia augurato. Ho frenato in tempo per non entrare nella fiancata dell'auto, ma ecco che il motorino ha cominciato a slittare, facendomi presentire una rovinosa caduta con annessa scivolata di svariati metri. E qui la Visione ha acquistato senso... Marina è uscita incolume dall'attraversamento obliquo, nonostante tutto lasciasse prevedere una fine ingloriosa sull'asfalto... anch'io posso farcela! Ho gridato un "Mortacci tua" poco fine, ma molto Marinesco, al vecchiaccio, ho subito assunto una posa elegante da cavallerizzo provetto, ho ritrovato l'equilibrio fisico e forse anche mentale, e finalmente ho ripreso il controllo totale del mezzo. Grazie, Marina. La tua visione non era un Oscuro Presagio, nè una Buona Novella.. ma mi ha ricordato che con la giusta miscela di Eleganza e Vituperio si può uscire incolumi da qualsiasi pericolo.

venerdì, ottobre 20, 2006

ci sono pure io!!!!!!!

allora baldi, premesso che sono fierissima di me e delle mie molteplici capacità intuitive e non.... sono riuscita a ritrovare il blog, a ricordarmi userid e, ancor più sconvolgente, la mia password, che a titolo informativo è uguale a quella della posta che uso tutti i giorni.... e insomma eccomi qua, ci sono pure io a sparare degne stronzate su questo foro di conversazione per eletti....
che ne dite di questo locale? non si sa il prezzo però la zona non è male,era già un ristorante, il numero dei posti è quel minimo indispensabile per definirlo un ristorante e non un cesso pubblico...... solo che è una locazione e non una vendita.... da vedere comunque.........ottimo no????????
ancora però non ho capito come fare ad ottenere i fondi europei per giovani disadattati sociali.
l'avvocato mi guarda male.... forse è il caso di tornare a far finta di lavorare.
un bacio grande a tutti


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giovedì, ottobre 19, 2006

Pablito


La Geena Lovejoy Toys Inc. è orgogliosa di presentare al pubblico il suo nuovissimo prodotto. Ecco a voi Pablito, l'Amico del Clito che si infila sul Dito.
La simpatica Ranocchia, in materiale anallergico (testato su un gruppo di monache di clausura), vi terrà compagnia nelle uggiose sere invernali con la sua bocca sfrontata e le manine guizzanti, pronte a solleticare le vostre più torride fantasie. Consultare il foglio illustrativo per un uso il più soddisfacente possibile. Non ingerire. Può causare MULTIPLI effetti collaterali, tra cui uno spiccato senso di asocialità indotta.
Il sorriso riprodotto nell'illustrazione (protagonista la giovane Marjoreeta, che ha provato Pablito in anteprima) potrebbe non essere lo stesso che spunterà sui vostri volti (Marjoreeta fa ampio abuso di alcool e droghe di varia natura, costume che ci asterremo dal giudicare, secondo la politica di ampia tolleranza da sempre perseguita dalla nostra Società).
A breve nei Sexy Shop, nelle farmacie, e nei negozi di giocattoli dallo spiccato senso pedagogico.

mercoledì, ottobre 18, 2006

Le Tribolazioni di Claudio G.


Ecco, l'immagine accanto è descrittiva dello stato d'animo che ha prevalso nei giorni passati, seguiti alla comunicazione dei risultati provvisori e definitivi del concorso di dottorato.
In effetti, pur se comunicai con larghissimo anticipo i miei presagi, non me lo aspettavo. O meglio - come nella migliore delle tragedie greche - me lo aspettavo ma speravo in un colpo di fortuna, nell'applicazione di quell'ars sculandi (come la definisce lo Schliemann) che tante soddisfazioni mi ha procurato in passato.
Così non è stato, e mi trovo ora a decidere (sempre che il Friuli, terra degli avi, non accolga come profugo me... Anche se la mia scarsa propensione a riconoscere al Friulano lo status di lingua potrebbe nuocermi!) se accettare o meno un Dottorato senza borsa... La risposta, al solito, è dentro di me e tuttavia cambia durante il giorno: la mattina è un NO!, che si addolcisce nel primo pomeriggio e diviene un SI! netto verso sera.
Ma tutto sommato, ora va meglio. La parentesi Lionnayse, malgrado la cucina un po' pesante (ora le flebo di acqua e sali minerali stanno riportando il livello di sangue nel mio colesterolo a livelli migliori), è stata interessante e soddisfacente. Mi sono divertito (anche se parrebbe difficile a crederlo, visto che ero lì per un barboso colloquio su un grammatico) e sentito un po' meno inutile e sperduto come le bambine di Andersen.
Con rinnovato vigore dunque, riprenderò il mio progetto di vita, non lasciandomi fiaccare da inutili avversità... Via del Corso, arrivo!!!

giovedì, ottobre 12, 2006

Parisi

faccio pubblicamente ammenda... prima o poi riuscirò a non sembrare Heather Parisi in Grandi Magazzini. Ma è così, astigmatico e svaporato più di una bottiglia di Coca-Cola (senza menthos) che mi amate, no? (la risposta è: no)
flavia mi segno la data del tuo arrivo - Goodnight Goodnight Goodnight (disse Ophelia)

Colpevole assenza (Assente colpevolezza?)

Sentendomi colpevolmente assente a causa del mio Self-Destruction Tour che, come saprete, ha toccato le cittadine della provincia di Padova, Siena e Latina (ma non la Capitale dell'Agro, ahimé) mi accingevo a leggere migliaia di commenti, ma noto che colpevolezza e assenza sono due fenomeni molto diffusi...
Ora, io scrivo un post interlocutorio, per evocare gli ectoplasmi eventualmente presenti in rete, e in particolare per chiedere notizie della giovane Flavia, alla quale avrei dovuto telefonare da Padova prima della sua partenza, del cui risultato allo scritto sono informato, ma di cui vorrei sapere se ci sarà un prossimo tour in Italia.
Un bacio a tutti i Geenie Friends e alla nostra ospite, l'ineffabile Geena.
Max

Le tribolazioni di Flavia G.



Questa è la vincente espressione facciale che sto preparando davanti allo specchio per presentarla davanti alla commissione giudicatrice del dottorato....qualcuno ha dei suggerimenti?

stavo anche pensando di portare un organetto a manovella ed una scimmietta ammaestrata che ad un mio cenno passi tra i membri della commissione con una scodella in mano, ma il reperimento del suddetto primate quadrumane non è semplice qui in Inghilterra per via delle restrizioni doganali.

Ma guardiamo il lato positivo: presto tornerò a trovarvi! E insieme potremo ubriacarci e lasciarci le inevitabili amarezze alle spalle...torno il 16 notte (con le scarpe tutte rotte)..tenetevi liberi per il 19 sera!

sabato, settembre 30, 2006

LITTLE MISS SUNSHINE
ancora pieno d'amore (?) verso il mondo, mi riservo di professare il mio altalenante odio attraverso il notes di un adolescente disadattato... max corri a vedere il film!!!
marghe e fabri... vogliamo dare un segno della vostra presenza???
gino severe administrator

martedì, settembre 26, 2006

Geena's Geenuine Geenie Friends: September 2006
Io avrei una domanda: ma c'è un fuso orario su questo blog? abbiamo scelto il fuso orario di Bangkok per confondere eventuali intercettatori e malintenzionati? Io sono già confuso così! quando ho visto che il mio secondo pallido tentativo di messaggio appariva postato alle 3:05 ho pensato che la pioggia che ieri mi ha inzuppato come un cencio mentre cercavo non più il santo graal ma i profani jeans mi avesse confuso...
A proposito di esperimenti, pare che mettendo del baccalà mantecato nello spritz si arrivi direttamente a Padova. Spero che questo funzioni, e che altri baldi ragazzotti facciano lo stesso esperimento e si ritrovino ad affollare il convegno domani, e nei giorni successivi... cosa che purtroppo non avverrà. Gino, d'accordo sul titolo per maggiore ordine. Baci

lunedì, settembre 25, 2006

Come ormai è noto ai più, il mio perigrinare nei mari telematici è senza sosta. Novello Simbad (o, per certi versi, Capitan Findus), porto meco a ogni viaggio ogni sorta di mirabilia. Seguendo stavolta una legittima curiosità (qualcuno avrà messo su YouTube un video della Coca-Cola e delle Mentos'?) mi sono imbattuto in un serio e geniale esperimento scientifico, che credo meriti di essere divulgato al mondo... Non avendo però gli indirizzi privati di tutte le persone del mondo mi limito a linkarlo a voi, per creare una casta di eletti sapienti.

Baci


AH, il link quasi lo scordavo: http://www.youtube.com/watch?v=pJsDfLndlKU
ovviamente ora capisco che c'era un altro modo per inviare contributi, al posto dei commenti... prendo subito un appuntamento da un geriatra (o gerarca, in alternatico). abbiate pietà.

venerdì, settembre 22, 2006

e io invece vi linko un giochetto simpatico!

http://www.radio.rai.it/radio2/coniglio/giochi.cfm

giovedì, settembre 21, 2006

lunedì, settembre 18, 2006

Rime Fantasiose

Stamattina proprio non volevo alzarmi dal letto... e, vegetando vegetando, la mente viaggiava. Nei suoi imperscrutabili percorsi il cervello si è lambiccato in amenità varie... tra cui questa.
Piccolo giochino che possiamo chiamare "Rime Fantasiose".

Vista la mia Alta Considerazione della vostra intelligenza, non starò qui a spiegare l'ovvio meccanismo alla base dei miei deliri...

Cime tempestose = Rime Fantasiose
Orgoglio e Pregiudizio = Scoglio e Precipizio
La Rabbia e l'Orgoglio = La Sabbia e lo Scoglio
Il Mulino del Po = Il Bulino di Rho
La Fattoria degli Animali = La Trattoria degli Ufficiali
Il Maestro e Margherita = Il Canestro e la Partita
Romanzo Criminale = Pranzo di Natale
Canto di Natale = Santo Criminale
Memorie di Adriano = Cicorie di Fiano
Il Signore degli Anelli = Il Raccoglitore di Piselli
Il Cappello del Prete = Il Baccello del Lete

More to Come... e ovviamente sarò ansioso di leggere i vostri immancabili contributi :)
Gino Indovino

venerdì, settembre 15, 2006

solo poche parole per commentare il lavoro del giovane poeta scapigliato (non ridete tutti insieme!!) gino...
la stavo leggendo con tanto trasporto! e poi....trovi la traduzione in italiano! così a spregio! come se dovesse tradurre per il popolino!

ah Gì! ma per chi c'hai preso?

lunedì, settembre 11, 2006

Beh.. ho passato giorni migliori, senza dubbio, e ho un po' il morale sotto i tacchi. Ma scrivere è sempre un po' terapeutico... beccateve questa ;)

TATTOO

Now I know my choice was good:
I'm talking about my brand new tattoo,
the one on my belly, impressed by a man
speaking a language I could barely understand.

I entered in there straight for an arrow,
symbol of my connection with planets and stars,
of a sense of direction I was sure I had:
Move forward, go, run straight ahead.

Instead, I picked up a no-meaning drawing,
the one I could scrawl not thinking, on the phone;
and now it curves, it curles, it deviates on my skin,
confusing and playing with my original moles.

Today I feel it's all about that, really:
everywhere signs, your body becoming
just one among the others, your mind
hardly trying to read between, fearing
that nothing will ever make sense.

It's all about that, really:
every drawing meaning you're drowning
in a stream of acronyms you didn't decide;
and your mind is tattooed with voices:
taking chances
making choices
accepting changes
turning off noises
please someone tell me what does it all mean...
possibly, A.S.A.P.

Projects fall apart,
friends are far from heart,
cell phones are full of messages
with simply no reason to be.

In days like today I enjoy the absurd,
my nerves are breaking down but I'm kind of amused...
Example: the word "gay" is often painted in blue.
In days like today I find new margins for loneliness,
and all matchings between ideas last as long
as the matches from the box of that little girl.

Strike one, strike two...
put it next to my brand new tattoo...
is there something I missed,
or really, the ink is all you can see?



TATUAGGIO

Ora so che ho scelto bene:
parlo del mio nuovo tatuaggio,
quello sulla pancia, impresso da un uomo
che parlava una lingua a stento comprensibile.

Sono entrato deciso per una freccia,
simbolo del mio dipendere da stelle e pianeti,
di una direzione che ero sicuro di avere:
Và avanti, muoviti, corri sempre dritto.

Invece, ho raccolto un disegno senza senso,
quello che avrei scarabocchiato senza pensare, al telefono;
e ora curva, si arriccia, devia sulla mia pelle,
confondendosi e giocando coi nei naturali.

Oggi sento che è tutto qui, davvero:
dappertutto segni, il corpo che diventa
solo uno tra gli altri, la mente
che tenta con difficoltà di leggervi attraverso, temendo
che nulla avrà mai un senso.

E' tutto qui, davvero:
ogni disegno significa che stai affogando
in una corrente di acronimi che non hai stabilito;
e la mente è tatuata da voci:
correre rischi
compiere scelte
accettare i cambiamenti
spegnere i rumori
Qualcuno per favore mi dica cosa significa tutto questo...
per favore, R.S.V.P.

I progetti decadono,
gli amici sono lontani dal cuore,
i cellulari sono pieni di messaggi
che non hanno ragion d'essere.

In giorni come questo mi diverte l'assurdo,
i nervi collassano ma in qualche modo sono affascinato...
Per esempio: la parola "gay" è spesso dipinta di umor nero.
In giorni come questo trovo nuovi margini alla solitudine,
e ogni relazione tra idee dura quanto
un fiammifero dalla scatoletta di quella ragazzina.

Accendine uno, accendine due...
accostalo al mio nuovo tatuaggio...
mi sono perso qualcosa,
o davvero l'inchiostro è tutto ciò che c'è da vedere?

domenica, settembre 10, 2006

Spero che questo sia il modo corretto di pubblicare un post, ma l'interfaccia poco friendly di questo sito mi crea imbarazzanti difficoltà. Torno orora da undici ore di lavoro, incatenato alla cassa del negozio (ma ebbi ben 20 minuti per cenare). Odio la Notte Bianca e la ggente (con due /g/) che la vive. Ora non ho più presagi di Morte, ma desidero - un po' come ai vecchi tempi - quella degli altri. Tuttavia mi ha rinfrancato il fatto che un giovane 17enne mi desse meno anni di quelli che avevo... Ma probabilmente l'energia che impiegavo nel trattare con odiosità il variegato truzzume che girava poteva trarre in inganno.
Mando tanti tanti baci, che si spandano per l'Europa. Accludo anche i baci di Max, in questo momento in un qualche scantinato Londinese a vivere il suo periodo dickensiano.

venerdì, settembre 08, 2006


Carissime Amiche e Carissimi Amici...
Baci Fiammanti a tutti!

Dopo una lunga seduta dallo psicanalista mi sono finalmente convinta che, se mi addentrerò di più nel Pianeta Telematico, non è necessario che finisca insegiuta e picchiata in giro per il mondo come la Tracotante Sandra Bullock in "The Net"... e così, preso il coraggio con una mano sola (l'altra stringe una coppa di Pina Colada), eccomi qui a creare un Blob... sì, un Blob, una massa informe di pensieri, parole, opere e tante omissioni, cui un tocco di Favolosità darà un senso ben preciso.
Ora mi appello a voi, Tu, Figlia Adottiva della Perfida Albione, e Tu, Bieco Ipocondriaco con Presagi di Morte... se vi capiterà mai, nei prossimi giorni, di sollevare le vostre auguste narici dai libri, e scrivere due righe qui, in risposta all'iniziativa della Amica che Caramente vi pensa... beh, sarebbe Cosa Gradita.
Vi attendo al varco, accucciata come una Sfinge...

Baci Fiammanti Ancora,
Geena Lovejoy


PS : Un omaggio alle Tre Prime Mogli mi sembrava doveroso...