Il computer, come è noto, funziona elaborando stringhe di informazioni complesse ma che possono essere ricondotte tutte all'unità minima del bit, che poi altro non è che un solo carattere a scelta fra"1" oppure "0". In pratica la macchina elabora sequenze di "1/0", "Si/No", "Acceso/Spento", per poi elaborare la sua personale realtà, il suo mondo, e mostrarci il contenuto di quell'informazione. Se questo vi pare strano, considerate che non è certo colpa della macchina, la quale si limita a fare ciò per cui è programmata. La colpa, o meglio la "causa", di questo è l'Uomo.
L'essere umano infatti ragiona - per quanto con infinite variabili in più - in modo dicotomico: si comincia fin da piccoli, con la classica domanda "Vuoi più bene alla mamma o al papà", e - attraverso un lento addestramento - la mente si abitua a scegliere fra due e solo due alternative possibili. In ogni caso infatti, anche quando la scelta sarebbe teoricamente illimitata, si giunge a considerare una coppia alternativa e a selezionare una preferenza all'interno di essa; pensate alla scelta di quale gusto aggiungere per ultimo alla vostra coppa di gelato, o a quale colore dovranno avere le vostre lenzuola quest'anno: si sceglie un gusto o un colore e poi, accostandogli rapidissimamente tutti gli altri si svolgono delle vere e proprie "eliminatorie", mandando avanti quello che "passa il turno".
Questa dicotomia eternamente presente trovava un tempo la sua massima esplicazione in concetti che - a noi moderni - fanno sorridere teneramente, rivolgendo il pensiero a quegli antichi e (diciamolo pure) ingenui umanoidi che su essi basavano la loro vita: Notte-Giorno, superata dall'ammaestramento del fuoco e poi dall'elettricità; Freddo-Caldo, annichilita dagli ambienti climatizzati e dai mutamenti climatici; Uomo-Donna, passata di moda ben prima dei rivolgimenti metrosessuali; Algida-Eldorado, scomparsa con la reductio ad unum ovvero con la conciliazione degli opposti, poiché la prima ha inglobato la seconda. Questo caso di sintesi, che dapprima pareva tanto mirabile e eccezionale è - in questi anni- sempre più frequente: si pensi a Windows che funziona su Macintosh, all'Einaudi comprata da Mondadori, o alle dicotomie Intrattenimento-Informazione o Destra-Sinistra, che pressto saranno oggetto di seminari o convegni per archeologi.
Tutto questo per dire che ne restavano poche ancora operanti, ancora opposizioni reale di due scuole di vita e di pensiero: Pellacchia-Portofino.
Ecco, oppresso dal ruolo di necrologista, annuncio quello che ormai avrete capito, anche se non volete dirvelo: Pellacchia non c'è più.
Ne danno il triste annuncio gli obesi di Prati tutta e i viziosi amanti delle cioccolate dense e cremose e dei gelati serviti in coppetta di ferro. Al suo posto, una gioielleria anonima e sicuramente sfortunata, dove continuerò a chiedere che mi servano cornetto e cappuccino.
Portofino ha prevalso, non per meriti, non per composizione dell'opposizione, ma per caduta sul campo dell'avversario. E questo è male: come sibariti festanti, saranno duramente castigati da quanti non gli concederanno la vittoria non conquistata sul campo!
In quanto a noi, resteremo avvinghiati all'ultima opposizione rimasta, quella fondamentale fra cammello e dromedario, sperando che a qualche ortopedico del WWF non venga in mente di aiutare quelle povere bestie.
Baci luttuosi