Ben quattro persone si sono date da fare col mio didietro.
Il solito troione, penserete voi, maliziosi e troppo avvezzi a pensar male di me, che non ve no dai MAI motivo... beh, per stavolta siete lontanissimi dal vero.
La location era il pronto soccorso, io ero il paziente e i quattro figuri due medici e due infermiere.
Antefatto: la cucina del villaggio a Sharm mi devasta. Le temperature sono altissime, compresa quella del mare nel pomeriggio. La sera, pressati dal vuoto cosmico, non facciamo che bere e fumare, per poi tornare a bere e di nuovo fumare. Mettiamoci pure i sobbalzi della jeep nel deserto e la sella di legno del dromedario che zompetta allegro. Torno in Italia con bizzarre ma inspiegate sensazioni. Sabato l'illuminazione (con l'acuirsi del dolore), domenica l'acquisto del primo di una non lunga ma bizzarra serie di farmaci dall'evocativo prefisso (Procto). Lunedi torno al lavoro a Padova stringendo i denti, martedì dopo poco più di due ore di lavoro alzo bandiera bianca e corro in ospedale.
Col volto sofferente, mi reco allo sportello. La tipa dietro mi parla ma non sento na mazza. Le chiedo di usare il microfono, e la sua voce rimbalza tra le pareti dello stanzone dove una decina di persone aspetta la Chiamata.
"COS'HA?".
"emorroidi", dico in un sussurro, costringendomi a non arrossire.
"SANGUINA?".
Vorrei sprofondare. "no". (le mie orecchie e la mia dignità ferita, si).
Mi guarda perplessa, e qui mi gioco la carta che mi aprirà le porte della Compassione: con lo sguardo del Gatto con gli Stivali di Shreck, spiego la mia situazione di lavorante e dimorante temporaneo nel Veneto, senza medico, che in preda al dolore non ha potuto che rivolgersi a Lorsignori del Pronto Soccorso (segue imbarazzante amnesia del richiesto indirizzo padovano, che per un attimo mina la mia credibilità).
Dopo pochi minuti la prima, umiliante e lancinante visita. Il tizio (io sempre Piccolo Immigrato senza Casa e senza Famiglia) comprende che molto non va, e mi spedisce in chirurgia per una visita più accurata e, apprendo solo poi dall'InfOrmiera (l'infermiera che mi dà informazioni), per un possibile ricovero. Comincio a pensare a me, solo e derelitto, che li prega di tornare a casa per raccogliere i suoi pochi averi prima del check-in, ma si vede negare il permesso per l'urgenza assoluta dell'intervento, e si troverà ignudo come un verme a fissare il soffitto inebetito dall'anestesia.
In breve, seconda visita: io ormai resomi Piccola Fiammiferaia.
L'infermiera, dolcissima, mi coccola con lo sguardo mentre mi pone domande ben specifiche sulla mia "maison de riere". Mi informa che il suo ex marito è romano anch'egli... e io penso che si accanirà su di me per odio nei suoi confronti. Arrivato il giovin dottore, mi concedo nuovamente al dolore dell'indagine, sfiorando una bestemmia nel momento topico. Insomma, ne vien fuori che sono devastato (e comunque se non lo fossi stato ci avrebbero pensato le due visite), che sarà meglio mi faccia vedere da uno specialista, che dovrò seguire una dieta liquida ed evitare la pasta (aaaargh!!!!), e immergere le mie pudenda più e più volte nell'acqua calda, e in(o)cularmi vari proctounguenti.
E poi la beffa finale: l'infermiera, che forse odia davvero l'ex marito e aspettava il momento giusto per colpire il romano di turno, suggerisce al dottore di prescrivermi quella che chiamo la Soluzione Finale: il DILATAN.
Chiamatela ironia della sorte, o magari contrappasso, ma proprio ora che ne farei volentieri a meno devo fare il pornodivo con un tristissimo pezzo de plastica comprato in farmacia. Magari in un sexyshop ne hanno di egualmente efficaci, ma più divertenti... ma lì in effetti la tessera sanitaria non me la prendono.
Beh, insomma, da martedi le mie giornate sono scandite da un molto ambiguo incedere per i corridoi della libreria, e da un ancor più ambiguo trafficare in casa tra cesso e letto di dolore con strani e insidiosi oggetti.E forse sto impazzendo, ma il mio cervello ha avuto un'associazione mentale delirante: ogni volta che preparo l'amico dilatatore, nella mia testa parte la sigla... "DILATAAAAAAAAAAAAAN... E LE RANE DELLO STAGNOOOOOOOOO".
sopprimetemi ve ne prego.










